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La cena ecumenica dell’Accademia Italiana della Cucina al 'Chino Chini'

Foto e recensione della serata

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Lo staff con L’Avv. Monica Sforzini Faucci Lo staff con L’Avv. Monica Sforzini Faucci © Fotostudio Buccoliero
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“La  tavola del contadino. Il campo, il cortile, la stalla nella cucina della tradizione regionale”; questo il tema che ha accompagnato la Delegazione del Mugello dell’Accademia Italiana della Cucina (fondata  nel 1953 dal grande scrittore e giornalista Orio Vergani), nella giornata “Ecumenica”  che vede tutte le Delegazioni mondiali trovarsi a tavola nel solito giorno.

Per i nostri lettori, ricordiamo che l’Accademia ha lo scopo di tutelare le tradizioni della cucina  italiana, di cui promuove e favorisce  il miglioramento in Italia e all’estero. L’Accademia per il conseguimento  del suo scopo: studia i problemi della gastronomiae della tavola italiana, formula proposte, dà pareri in materia su richiesta di pubblici uffici, di enti, di associazioni e di istituzioni pubbliche  e private, ed opera affinchè siano promosse iniziative idonee a favorire la migliore conoscenza dei valori tradizionali della cucina italiana………

Scritto questo breve ma doveroso preambolo, questo evento si è tenuto, giovedi  20 ottobre 2022,  presso i locali dell’Istituto Superiore Professionale “Chino Chino”  poiché, per la delegazione mugellana, molto intelligentemente ha ritenuto che fosse il luogo deputato dove si formano futuri cuochi, personale di sala e di accoglienza, coniugando così, la data ecumenica mondiale e il luogo appunto prescelto.

La cronaca ci ricorda che il presidente della Delegazione Mugellana, avv. Monica Sforzini Faucci, dopo i saluti del prof. Filippo Margheri facente funzioni di Preside (presenti anche alcuni docenti), ha ricordato con dovizia di particolari l’attività e le motivazioni di questa “Cena Ecumenica”  al “Chino Chini”, come sopra menzionato, seguito poi dalla significativa anamnèsi di Renzo Bartoloni, uno dei “vecchi” fondatori della Delegazione del Mugello e dall’esperto culinario Prof. Romanelli e Giulio Cappetti. 

Fra gli altri erano presenti dirigenti, professionisti, medici, titolari d’aziende, la stampa, che Sforzini ha ringraziato vivamente,  ed una platea di autorità amministrative molto copiosa con il sindaco di Scarperia San Piero Federico Ignesti, il sindaco di Vicchio di Mugello Filippo Carlà Campa, il vice sindaco e assessore alla cultura di Borgo San Lorenzo Cristina Becchi, ed altri personaggi, che hanno dato il liev motiv a questo particolare evento culturale e sociale. 

La cena Ecumenica, com’era prevedibile, è stata molto professionale, inappuntabilmente servita dai bravi allievi dell’Alberghiero diretti dai loro insegnanti, che hanno portato al desco le vivande cucinate da sette aziende di ristorazione del Mugello, che hanno ottenuto davvero uno straordinario successo.

Ecco quindi la prima portata (Marco Bianchini, Il Ginepraio di Vicchio); la seconda ( Paola Giovannardi, Antica Osteria di Montecarelli di Barberino);  Cristian Mattia della Fattoria il Palagio di Scarperia); Elisabetta Fusi e Mirko Dello Jacono, ristorante O Per Bacco di Vicchio di Mugello; Alberto Gianassi della Trattoria da Alberto a Montecarelli di Barberino;  Cristian Borchi dell’Antica Porta di Levante di Vicchio di Mugello; Assunta Corbo con Gabriele  e Nicola Tranchina, Ristorante Gli Artisti di Borgo San Lorenzo, (il più antico locale del Mugello aperto nel 1836 in pieno Granducato di Toscana - ndr),senza dimenticarsi  degli antipasti curati dalla Norcineria de La Cavallina.

 Ogni piatto è stato presentato dagli chef dei locali sopracitati, alcuni davvero emozionati, accolti da tanti e meritati applausi. Le bevande erano anch’esso produzione di alcune aziende vinicole mugellane. Che dire ancora; sì è vero che era un convivio, come ce ne sono tanti, ma quando si entra nella storia, nella cultura, nella didattica, nella vecchia e amata cucina dei nostri nonni, (vedi alcuni piatti serviti), sono pagine  non di poco conto; tutt’altro. Complimenti alla cara Monica Sforzini Faucci e a tutti i suoi solerti collaboratori.   

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