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Da Gerusalemme ci scrive la famiglia Spiegel

Furono salvati dai tedeschi nel 1944 a Borgo San Lorenzo

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La famiglia Spiegel ricevuta in comune   La famiglia Spiegel ricevuta in comune   © AG
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Tutto quello che sta avvenendo in Israele, fra le opposte fazioni, con migliaia di morti e feriti aprendo una delle più tragiche pagine in quel territorio, nel nostro piccolo abbiamo avuto il pensiero di contattare il signor Renato Spiegel, anche a nome di alcune famiglie di Borgo San Lorenzo  (Gigli, Corsini, Pieri, Malevolti, Maretti), che hanno conosciuto questa famiglia, nel ricordo dei loro congiunti (Monsignor  Ugo Corsini pievano di Borgo San Lorenzo e Antonio Gigli, ufficiale dello Stato Civile del Comune), i quali a rischio della loro vita, salvarono nel 1944 la famiglia Spiegel dalla deportazione nei campi di concentramento nazisti qualora fossero stati scoperti.

La storia ci racconta che don Corsini nascose questa famiglia nei sotterranei della Pieve fino a quando Antonio Gigli non consegnasse loro i documenti falsificati. La famiglia Spiegel non ha mai dimenticato e nel 2013 giunsero  a Borgo San Lorenzo accolti dal sindaco Giovanni Bettarini e dal pievano don Maurizio Tagliaferri, per consegnare ai congiunti di don Corsini e di Antonio Gigli, le pergamene  del governo d’Israele, con in nomi che saranno scolpiti nelle lastre in pietra del Viale dei Giusti – Yad Vashem - Gerusalemme. In quell’occasione conoscemmo il Signor Renato e nel corso degli anni abbiamo avuto diverse corrispondenze, poiché hanno nel cuore Borgo San Lorenzo che gli salvò, non solo il signor Renato e la sorella Dinah, ma tutti i loro discendenti, figli, nipoti e  pronipoti. Così ci risponde il signor Renato Spiegel, dopo una nostra preoccupata missiva: “ -

Carissimo Aldo,  Grazie per il tuo messaggio.  Siamo tutti sconvolti e preoccupati per coloro che continuano a difendere la popolazione e ad allontanare il pericolo. Abbiamo tanto bisogno del vostro abbraccio e di quello che ci giunge da tutti i paesi. Un saluto affettuoso a te e agli amici di Borgo San Lorenzo, Renato Spiegel-“. Che dobbiamo dire ancora, speriamo che tutto finisca  al più presto e quella parte del mondo possa riappacificarsi e vivere in pace. Un caro e cordiale saluto da parte di tutti gli amici di Borgo San Lorenzo.

 

 

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