OK!Valdisieve

Firenzuola: Chi ha in mano il cerino della discarica dopo l'approvazione del piano dei rifiuti?

A Firenzuola c'è preoccupazione: "Si faccia chiarezza" chiede il vicesindaco Guidarelli. La consigliera Tozzi (FdI) "Un piano, ideologico e velleitario.

  • 263
Discarica il Pago Discarica il Pago © OkNews24
Font +:
Stampa Commenta

L'approvazione del piano dei rifiuti avvenuto la settimana scorsa in Consiglio Regionale non convince. Non convince soprattutto chi i rifiuti (altrui) se li ritrova sotto casa come nel caso di Firenzuola. Il paese dell'alto Mugello si trova peraltro in una situazione al limite del paradosso e non solo perché accoglie ogni anno e da decenni tonnellate di rifiuti da Firenze e dintorni nel proprio territorio pur appartenendo al gestore emiliano-romagnolo.

Firenzuola è quindi un caso limite o meglio, un caso di studio.
Un paese a cui da anni sono state fatte dalla politica toscana tante promesse sciacquandosi la bocca con le parole di transizione ecologica ed economia circolare e realizzato solo l'accrescimento della discarica fino al quinto lotto (c'è in ballo il sesto).

Già la settimana scorsa, ovvero prima dell'approvazione in aula del piano dei rifiuti regionale il vicesindaco di Firenzuola Francesco Guidarelli aveva messo le mani avanti poiché, non facendosi più prendere per il naso da tante promesse, aveva espresso la sua preoccupazione perché non era chiaro quale futuro si poteva disegnare in quel piano per la discarica del Pago. 
"Dopo anni di lavori e con colpevole ritardo – dichiarò alla stampa – è passata in commissione ambiente la prima bozza del piano dei rifiuti predisposto dall’Assessore Monni. Dopo tutti questi anni auspicavamo chiarezza e rispetto degli impegni presi dall’Assessore per quanto riguarda la discarica di Firenzuola".

E invece no. Ed eccoci al nodo.
Nel nuovo piano regionale passato grazie ai voti della maggioranza la discarica Il Pago non è esplicitamente citata, ma essendo attualmente aperta, ed essendo stato progettato ancora un nuovo lotto a Firenzuola non si sta tranquilli.

"Ricordiamo all'assessore Monia Monni che lei stessa ha sottoscritto una nota di attuazione a seguito della mozione 122 del Luglio 2021, promossa dal centrodestra e votata anche dalla maggioranza, mozione che impegnava la giunta regionale ad escludere il sesto lotto della discarica di Firenzuola dal nuovo piano dei rifiuti. Ma poi leggendo bene quel documento l'esclusione non era così netta" sottolinea Guidarelli. 

Il gioco delle tre carte?

"Chiediamo venga presa una posizione chiara su Il Pago. Si dice che ci sarà un momento transitorio lungo ma non si sa bene di quanti anni si parla e quindi si continuerà ancora per molto tempo ad utilizzare la discarica lasciando inalterato il grande problema del residuo di Firenze avendo rinunciato per scelta politica ai termovalorizzatori". conclude il Vicesindaco.

E qui siamo ad un'altra fase del "caso di studio" di cui parlavamo all'inizio. O forse solo nella fase dei cattivi pensieri...

Perché la Regione Toscana rinuncia alla costruzione dei termovalorizzatori, peraltro in periodo di crisi energetica in cui potrebbero diventare utilissimi anche ad abbattere i costi ai cittadini?
La sinistra ambientalista che strizza l'occhio anche ai giovani di ultima generazione rinuncia alle moderne tecnologie ingegneristiche del nostro Paese che costruisce termovalorizzatori anche in Giappone per soli obiettivi politici?
Perché esportiamo rifiuti italiani per riscaldare interi quartieri di città europee abbattendo i loro costi d'energia e noi usiamo ancora le discariche?
C'entrano in queste decisioni "sospese" le prossime amministrative di giugno 2024 che riguardano molti comune della metrocittà (Firenze compresa) con un Pd in difficoltà che cerca di non far crollare il "fortino rosso" dell'area fiorentina?

L'amministrazione di Firenzuola, insieme ai suoi cittadini ribadisce solo la sua grande preoccupazione: 

"Speriamo che in commissione nelle osservazione e nei futuri atti venga fatta più chiarezza. Voglio pensare che la maggioranza di Palazzo del Pegaso abbia votato contro solo perché non c'è stato il tempo di illustrare o discutere bene il piano e si voglia solo approfondire, ma rimane la grande preoccupazione". ribadisce il vicesindaco che conclude; "Mi appello al presidente Eugenio Giani nella speranza che prenda a cuore la nostra vicenda".

L'unica cosa certa è che mentre nei palazzi della politica si parla e non si dice, non si decide fingendo di decidere e si continua a riempirsi la bocca di parole come transizione ecologica ed economia circolare da Firenze a Firenzuola continuano a viaggiare (e questi si che inquinano!) ogni giorno oltre 20 camion al giorno carichi di rifiuti gettati fra le montagne più belle dell'Appennino.

Sul tema è molto attiva la consigliera regionale di Fratelli d'Italia Elisa Tozzi che sena mezzi termini afferma che:

“Il balletto sulla discarica del Pago, a Firenzuola, è figlio di un'incertezza che la Regione si porta dietro da tempo e che nemmeno questo piano rifiuti sembra poter sciogliere perché non se ne capiscono i capisaldi. Altro che economia circolare - dice Tozzi -. Questo piano, ideologico e velleitario, porterà a far circolare più camion verso le discariche. L’unica certezza che vi si legge è la volontà di non toccare l’Ato Toscana Centro, che guarda caso coincide con un’area politicamente strategica come bacino di consenso per il Pd. Ma così facendo la maggioranza in Regione condanna tutta la Toscana ad un immobilismo infrastrutturale.
Si tratta infatti di un piano - continua Tozzi - che lascia le scelte sulla localizzazione degli impianti nelle mani dei sindaci. E siccome nell’area dell’Ato Toscana Centro ci sono sindaci di Sinistra refrattari alle infrastrutture si capisce che non verrà mai realizzato niente -sottolinea Tozzi -. L'economia circolare è una bellissima formula, ma rimane tutto sulla carta se manca il coraggio, anche delle amministrazioni locali, di voler realizzare gli impianti. La Toscana sconta una grave carenza di impianti per la gestione dei rifiuti, e purtroppo la strategia regionale è indirizzata ad evitare la realizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione, preferendo soluzioni alternative, quali i gassificatori, che comunque rischiano di restare sulla carta per l'opposizione dei comitati del no a tutto”.

“Tutto questo - dice Tozzi - mentre va avanti un incredibile balletto su questioni importanti come la chiusura della discarica del Pago a Fiorenzuola. Il Consiglio regionale, tramite il voto della commissione Ambiente e Territorio, ha già espresso la propria contrarietà alla realizzazione del sesto lotto della discarica, contrarietà condivisa dall’amministrazione comunale di Firenzuola. Nel 2021 fu votata una mozione per non ampliare la discarica, ma la promessa di dismissione non è mai stata mantenuta. La Regione deve chiuderla ma non lo fa. L'assessore Monni ha disatteso gli impegni presi negli anni. Ma la carenza di impianti di riciclo e recupero, in particolare nell’Ato Toscana Centro, desta preoccupazione e potrebbe obbligare a proseguire per anni col conferimento dei rifiuti in discarica”

Lascia un commento
stai rispondendo a