l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni © Fotocronache Germogli
La Regione Toscana conferma la piena continuità delle terapie Aba per bambini e ragazzi nello spettro autistico, assicurando la prosecuzione dei percorsi assistenziali anche per il 2026. A chiarire la posizione dell’amministrazione regionale è l’assessora al diritto alla salute e alle politiche sociali, Monia Monni, intervenuta per rassicurare le famiglie a seguito di notizie che avevano generato preoccupazione su possibili interruzioni dei trattamenti.
Secondo quanto spiegato dall’assessora, non vi sarà alcuna sospensione delle terapie cognitivo-comportamentali, inclusi gli interventi basati sul metodo Aba, né dei relativi rimborsi. La Regione ha già predisposto tutti gli atti necessari per garantire la continuità dei percorsi terapeutici, con una delibera pronta per l’approvazione e inserita all’ordine del giorno della giunta regionale del 22 dicembre.
Il percorso amministrativo, avviato già nel mese di novembre, ha previsto un confronto tra l’assessorato e le direzioni competenti per la proroga del regime transitorio dei trattamenti. La proposta in discussione conferma la prosecuzione delle terapie attualmente in corso, il rinnovo delle richieste già presentate e la possibilità di attivare nuove prescrizioni per tutto il 2026. Il sistema di rimborso prevede un contributo giornaliero di 20 euro, fino a un massimo mensile di 620 euro, con uno stanziamento regionale complessivo pari a 2,6 milioni di euro.
L’assessora Monni ha sottolineato come la continuità terapeutica rappresenti un elemento essenziale per l’efficacia degli interventi e per l’equilibrio delle famiglie coinvolte. In un contesto nazionale che fatica ancora a offrire risposte strutturali adeguate sul fronte della sanità pubblica e dell’autismo, la Toscana intende garantire stabilità e certezze, assumendosi una responsabilità diretta nella tutela dei diritti delle persone.
L’impegno regionale prosegue inoltre nel completamento del Piano regionale per l’autismo, con l’obiettivo di rafforzare la qualità dei servizi, promuovere interventi appropriati e mantenere alta l’attenzione su un ambito che richiede competenza, continuità e rispetto.


