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Nella Asl Toscana centro il primo rating pubblico in Italia sul livello di sicurezza alimentare. Illustrato ieri agli operatori

Sul sito servizi per le imprese, trasparenza per i cittadini. Anche un Box sulle attività sospese.

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Luca Cianti Luca Cianti © ufficio stampa
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L’attività di valutazione e controllo della Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza Alimentare è stata implementata e sarà resa ancora più trasparente sul sito web della Asl Toscana centro in una pagina dedicata del Dipartimento della Prevenzione.
La campagna di comunicazione della Sanità pubblica della Asl è stata denominata “Trasparenza Sicurezza Alimentare” e prevede come principale azione un sistema di valutazione che è il primo sistema di rating in Italia di un servizio pubblico per la misurazione del livello di sicurezza alimentare.

Quando si parla di rating si intende il grado di affidabilità di un’impresa nella gestione della sicurezza alimentare. In linea con quanto prevede il Regolamento europeo sui controlli della sicurezza alimentare, la classificazione degli operatori sarà fondata sulla valutazione della loro corrispondenza a precisi criteri di valutazione, in base a uno o più valutazioni dell’Autorità Competente.

Dalla Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza Alimentare diretta dal dottor Luca Cianti, saranno valutate le aziende registrate in un apposito registro della Comunità europea, circa 300 quelle nella Asl Toscana centro, in quanto imprese di produzione di prodotti alimentari destinati al commercio professionale che svolgono attività di import ed export. “Partiremo da queste – spiega Cianti – ma il progetto è destinato ad ampliarsi anche su altre tipologie di imprese”.

La classificazione sarà resa pubblica sul sito web della Asl Toscana centro a partire dal 1° luglio nella sezione del Dipartimento della Prevenzione. La valutazione sarà fatta da un gruppo di più persone esperte e nel rispetto dei principi di indipendenza. Il punteggio numerico di attribuzione, partirà da valori superiori a 5. I nomi delle imprese che riporteranno valori sotto al 6, non verranno pubblicati. Saranno comunque invitate a rivedere i propri requisiti per essere sottoposte a una nuova valutazione. 

Dal 1° luglio partiranno nella Sezione dedicata del sito web dell’Azienda, anche altri due importanti servizi dedicati agli operatori economici che operano nel campo della sicurezza alimentare.

Il nuovo spazio on line è stato presentato ieri pomeriggio agli imprenditori del settore alimentare che operano sul territorio della Asl Toscana centro, in un incontro presso il presidio socio sanitario di Empoli, tenuto da Luca Cianti, direttore Sanità pubblica e Sicurezza Alimentare dell’Azienda, insieme ai collaboratori che interverranno nella realizzazione delle attività.

Oltre al sistema di rating, agli operatori è stata illustrata la sezione denominata “Quesiti settore alimentare: il Servizio risponde” che sarà messa a disposizione degli esercenti pubblici e di tutti gli operatori coinvolti nei processi di controllo della sicurezza alimentare sul sito dell’Azienda sanitaria (Dalla Home/Dipartimento della Prevenzione/Sanità Pubblica e Veterinaria e Sicurezza alimentare). Si tratta di una sorta di blog a uso esclusivo degli operatori del settore alimentare, professionisti o aziende che operano sul territorio della Asl Toscana centro. Attraverso una apposita form, gli operatori potranno porre quesiti relativi alle interpretazioni delle norme vigenti e delle relative applicazioni nell’ambito della sicurezza alimentare. Le risposte ai quesiti che dovranno essere esclusivamente di interesse collettivo, saranno pubblicate nella pagina on line dedicata.

A rafforzare la logica di massima trasparenza che guida la campagna, sul sito nella pagina dedicata è stata attivata un’altra sezione denominata “Box provvedimenti di sospensione attività OSA”. Qui saranno raccolti tutti i provvedimenti di sospensione che riguardano le attività delle imprese alimentari che saranno identificate e figureranno sul sito mediante numero di registrazione sul portare SISPIC, a seguito di controlli ufficiali sfavorevoli. Sarano riportate anche le motivazioni.

Non si tratta di una black list – spiega il direttore Cianti – ma di un sistema difensivo a tutela del cittadino e di una spinta al miglioramento nel territorio di nostra competenza affinché i requisiti di sicurezza alimentare siano il presupposto economico per stare in un mercato dinamico e sfidante. La logica che ci guida è di massima trasparenza dei controlli ufficiali che vengono effettuati dalla struttura. La cancellazione dal Box è immediata nel momento in cui le imprese si adeguano rispetto alle inadempienze riscontrate”.

I numeri delle ispezioni del 2022 nel settore alimentare

Dagli esiti delle ispezioni nel settore alimentare effettuate nel 2022 nel territorio della Asl Toscana centro dalla Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza Alimentare, è emersa una buona sicurezza alimentare e una volontà diffusa tra gli operatori economici di collaborare al miglioramento. Su 1350 ispezioni effettuate nel 2022 su esercizi pubblici di ristorazione, grande distribuzione organizzata ma anche frantoi, mercati, mulini, laboratori di smielatura, i provvedimenti emessi rappresentano circa il 10% con 139 sanzioni44 sospensioni di attività, 36 sequestri e 9 notizie di reato. Il dato risulta confortante in considerazione del fatto che le attività d’ispezione non sono state svolte su una scelta casuale bensì sulla base di precise procedure di valutazione del rischio che hanno condotto a selezionare le imprese da sottoporre a ispezione in ragione della probabilità di rilevare situazioni critiche.

Sono stati inoltre fatti 1392 rilievi di inadeguatezze o controlli proattivi, come vengono chiamati in gergo tecnico, perché l’obiettivo degli ispettori è trasmettere la spinta al miglioramento attraverso uno spirito di collaborazione con gli operatori del settore alimentare che sul territorio della Asl Toscana centro sono presenti con 23.256 aziende.

Le inadempienze registrate nel 2022 dalla Sanità pubblica e Sicurezza Alimentare dell’Azienda vanno dal mancato rispetto della tracciabilità alimentare, a segnalazioni sulla Scia, alla mancata applicazione del piano di autocontrollo su determinati processi; le sospensioni di attività riguardano per la maggior parte il mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie; i sequestri soprattutto l’inosservanza degli obblighi connessi alla tracciabilità.

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