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Il "Centro di Interpretazione del territorio della bassa Valdisieve" prende forma: l'inaugurazione

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lo scultore Lorenzo Ghiberti lo scultore Lorenzo Ghiberti © Ok!Valdisieve
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Il 21 maggio alle 16 si terrà l’inaugurazione della prima sala del “Centro di Interpretazione del territorio della bassa Valdisieve”. L’iniziativa si svolgerà nel corso di un evento perto alla cittadinanza ospitato nell’ex palazzo Comunale di Pelago. I lavori, realizzati con il contributo della Fondazione CR Firenze, hanno consentito di allestire la cosiddetta ‘sala Grande’ del piano terra, dotandola delle attrezzature necessarie per ospitare proiezioni immersive, conferenze e mostre temporanee, oltre che per servire da sala Consiliare del Comune pelaghese.

Nel Centro sarà possibile acquisire le chiavi di lettura per decodificare nella corretta prospettiva storica i luoghi di maggior interesse presenti nella porzione di territorio compresa tra il fiume Sieve, il medio Valdarno, il Pratomagno e il Mugello, del quale verranno colti gli aspetti connessi con la vita e le opere di Lorenzo Ghiberti (Pelago, 1378 - Firenze, 1455). Oggi come allora, infatti, il castello si trova all’interno di un paesaggio ‘fabbricato ad arte’ dalla mano dell’uomo e caratterizzato dalla presenza di uliveti e vigneti, dei castelli della famiglia comitale dei Conti Guidi e dell’abbazia Vallombrosana ed è proprio questo il paesaggio al quale l’artista fa riferimento nelle sue opere, ed in particolare sulle porte del Battistero di San Giovanni a Firenze, utilizzando una tecnica di fusione d’avanguardia, che lo rese celebre già agli occhi dei suoi contemporanei.

Il progetto espositivo permanente utilizzerà una chiave narrativa profondamente innovativa, facendo ricorso sia ad exempla che alla multimedialità e alla grafica ambientale. Copie digitali (DT), animazioni 3D, Realtà Virtuale (VR), Realtà Aumentata (AR) e Realtà Mista (MR) costituiscono gli asset che consentiranno così un’esperienza totalizzante, adattabile a pubblici diversi e aggiornabile nel tempo sulla base delle ricerche condotte dall’Ateneo fiorentino. 

"L’apertura della prima sala del Centro di Interpretazione è un importante traguardo anche nell’ambito del più ampio progetto interdisciplinare e multiscalare denominato “Ghibertiana”, esito di un’azione coordinata tra il DIDA (Dipartimento di Architettura, capofila per l’Università degli Studi di Firenze) e il Comune di Pelago (in rappresentanza dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve).", spiega l'amministrazione comunale di Pelago.

 

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