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Straordinari Beatrice Visibelli e Andrea Zorzi in "La magnifica imperfezione – il giro del mondo su di una palla in volo"

Supportati da una scenografia bellissima ed una colonna sonora che varia da YMCA del Village People, a “E...

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Una foto della serata Una foto della serata © Massimiliano miniati
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E’ storia, una bellissima storia quella della nascita del gioco della Pallavolo nato a Holyoke nel 1895 e divenuto negli anni uno sport olimpico (dal 1964) praticato in tutto il Mondo.                  

Dall’invenzione di una palla che non fosse troppo pesante, ma neppure troppo leggera ad opera del signor Spalding, ai primi tornei delle YMCA, nel rutilante racconto di una disciplina sportiva relegata in alcuni paesi nei campetti dietro gli oratori come in Italia dove il fascismo la riteneva troppo poco “Virile” per essere classificata come sport..

Come per il precedente “La leggenda del pallavolista volante”, Nicola Zavagli ha scritto un testo bellissimo che riesce a suscitare forti emozioni, quasi, (in alcuni momenti), come se il pubblico non fosse seduto in platea, ma bordo campo durante una partita.

Sul palco del Corsini di Barberino L’attrice ed il campione nuovamente insieme per questo viaggio intorno al mondo ancora in fase di costruzione (gli ultimi minuti dello show sono stati letti dagli attori). Anche questa volta la straordinaria Beatrice Visibelli (che nella stagione passata abbiamo applaudito anche nel bellissimo “La cameriera di Puccini”) continua a misurarsi con il simpaticissimo “Uomo Volante” o “Zorro” come lo chiamavano tutti in questo nuovissimo spettacolo, regalando al pubblico un Funambolico viaggio nel mondo dello sport e della pallavolo attraverso cinque continenti.

Supportati da una scenografia bellissima ed una colonna sonora che varia da YMCA del Village People, a “E lucean le stelle” all’”Adagio” di Albinoni, Andrea Zorzi, fuoriclasse della pallavolo mondiale e l’irresistibile Beatrice Visibelli, hanno guidato il pubblico letteralmente ipnotizzato in un pazzo giro del mondo lungo il Novecento inseguendo una palla in volo tra epoche e continenti. Dall’America dei college sportivi all’Asia dei coloniali bombito, dal Sudamerica delle spiagge assolate all’Europa dell’età del boom attraverso la costruzione delle squadre (bellissimo il pezzo delle atlete giapponesi “le streghe” che dal niente riuscirono a sconfiggere le russe)  o della squadra americana messa insieme reclutando singoli giocatori di beach-volley costretti poi ad allenarsi in montagna, fino alle ultime olimpiadi con la vittoria dell’Italia sia nel maschile che nel femminile

Lo spettacolo è bello, godibilissimo anche per chi non è propriamente fanatico della Pallavolo, perché, in modo sapiente Zavagli racconta si, di gare e palloni, ma attraversa anche un secolo di politica, di guerre, di lotte e solidarietà tra atleti (ed atlete naturalmente) impegnati a “Fare squadra”, che ha entusiasmato tutti, compresi i ragazzi delle squadre di pallavolo del Mugello che a termine spettacolo hanno sommerso Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli di un entusiasmo talmente sincero che ha moltiplicato il valore di questa serata bella, anzi bellissima, conclusa sulle note di “Mila e Shiro”!

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