OK!Valdisieve

Ritorno del virus sinciziale. Monitoraggio attivo nei bambini toscani

La Toscana sta assistendo al ritorno dell'epidemia del virus sinciziale con l'arrivo dell'autunno, un'evenienza che preoccupa.....

Abbonati subito
  • 1824
Medico Medico © Pixabay
Font +:
Stampa Commenta

Toscana 11 Novembre 2023 - La Toscana sta assistendo al ritorno dell'epidemia del virus sinciziale con l'arrivo dell'autunno, un'evenienza che preoccupa specialmente i bambini al di sotto dei 12 mesi. L'ospedale di Arezzo ha avviato un monitoraggio attivo su tutti i casi di bambini presenti al pronto soccorso o ricoverati per infezioni respiratorie, in collaborazione con l'ospedale Meyer di Firenze, riconosciuto come centro di riferimento pediatrico per la regione e oltre. Questo progetto mira a individuare precocemente l'epidemia e a garantire un trattamento più efficace.

Il dottor Marco Martini, direttore della pediatria dell'ospedale di Arezzo, spiega che il virus sinciziale è un conosciuto ospite autunnale e invernale. Negli ultimi anni, neonati prematuri e cardiopatici vengono selezionati per ricevere mensilmente un anticorpo specifico, al fine di prevenire le complicanze dovute a questo virus che rappresenta la causa principale della bronchiolite acuta, un'infiammazione delle vie aeree inferiori che colpisce principalmente i bambini sotto i 12 mesi di vita.

Mentre i bambini più grandi solitamente superano la patologia senza sintomi gravi, i più piccoli possono sperimentare difficoltà respiratorie, talvolta richiedendo il ricovero in ospedale. Spesso è un fratello o una sorella più grande, solitamente proveniente da asili o scuole materne, a trasmettere l'infezione. I sintomi includono raffreddore e tosse, generalmente senza febbre, ma che possono comunque diffondere il contagio.

Considerando che il virus si diffonde principalmente per via aerea, le misure di prevenzione sono simili a quelle adottate per gli altri virus respiratori, compreso il Covid: distanziamento, mascherine e un'accurata igiene delle mani. Si sottolinea la necessità di una particolare vigilanza nelle famiglie con bambini sotto i 12 mesi e con altri figli più grandi che frequentano scuole materne o asili.

Lascia un commento
stai rispondendo a