x
OK!Valdisieve

Trionfo per "A spasso con Daisy”con la grande Milena Vukotic , Salvatore Marino e Maximilian Nisi

Sold out per il secondo appuntamento con la stagione del Giotto di Vicchio. La recensione di Massimiliano Miniati

  • 1002
A spasso con Daisy A spasso con Daisy © Massimiliano Miniati, Matteo Cecchini
Font +:
Stampa Commenta

Non capita spesso di poter usare questa espressione, ma venerdi scorso al Giotto di Vicchio è stato un vero e proprio "Trionfo".  In scena  "A spasso con Daisy”con la grande Milena Vukotic, Salvatore Marino e Maximilian Nisi straordinari nella versione teatrale del Premio Pulitzer e film da quattro Oscar, "A spasso con Daisy" trasformato, o meglio ritornato (perchè nasce come opera teatrale poi tradotta in film) ad essere una delicatissima pièce teatrale.

Magistrale Milena Vukotic che interpreta l’anziana Daisy in una storia a tratti divertente capace di raccontare con umorismo un tema complesso. l'ebrea Daisy, anziana maestra in pensione, è una ricca signora, anche se non vuol farlo sapere in giro. Scontrosa, capricciosa ed anche un pò razzista e assolutamente maldisposta verso la decisione del figlio di assumerle un autista. Da quel momento entra nella sua vita Hoke, l’autista di colore, paziente e capace di sopportare tutte le stranezze della vecchia signora... E giorno dopo giorno, la diffidenza iniziale lascia il posto a un rapporto fatto sì di battibecchi e battute pungenti, ma che cela in realtà un affetto profondo.

Il pubblico che aveva esaurito ogni posto disponibile è in estasi, e regala agli attori applausi fragorosi ad ogni fine scena, completamente rapito dalla bravura e dall'eleganza della Vukotic che in Mugello avevamo già applaudito in “Sorelle Materassi” accanto a Lucia Poli e Marilù Prati e in “Un autunno di fuoco” sempre affiancata da Maximilian Nisi. Grandissimo Salvatore Marino nel ruolo che fu di Morgan Freeman (col quale ottenne la candidatura all'Oscar) , abituati a vederlo in situazioni tv sempre molto comiche, colpisce per la tenerezza che riesce a trasmettere nonostante la punta d'ironia lo accompagni comunque.

La parte ingrata è quella del bravissimo Maximilian Nisi, che nonostante il ruolo meno simpatico dello spettacolo viene però sommerso dagli applausi. Quelli che come me, nel 1989 già andavano al cinema sapevano che il finale era tutt'altro che allegro, ma visto così, a pochi metri da te, la drammaticità dell'epilogo non la si guarda, la si vive, e quel fermo immagine dell'autista con la forchetta in mano che imbocca la vecchia amica, ha fatto inzuppare ben più di una mascherina, la mia di sicuro e lo dico senza un briciolo di vergogna.

Uno spettacolo bellissimo, divertente e commovente che ha letteralmente trascinato il pubblico che alla fine ha voluto salutare i tre grandi attori con una serie di applausi che sembrava non volessero esaurirsi. Una serata di grandissimo spettacolo con una delle più straordinarie attrici del nostro cinema e teatro che ha trasportato tutti "A spasso con...Milena"

 

Lascia un commento
stai rispondendo a