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La poltrona del Sindaco. Vicchio, Filippo Carlà Campa si racconta

Proseguono le interviste di OKNews24 ai Sindaci uscenti nei comuni del Mugello a cura del nostro direttore Nadia Fondelli.

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La poltrona del Sindaco La poltrona del Sindaco © OkNews24
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Nato a Gallipoli in provincia di Lecce 59 anni fa sotto il segno del sagittario, ma mugellano d'adozione Filippo Carlà Campa farmacista per tradizione familiare e per formazione nonché imprenditore nel campo della cosmesi è stato eletto sindaco di Vicchio nel maggio del 2019 a capo di una lista composta dal Partito Democratico, dal Partito Socialista Italiano da Articolo Uno e da una lista civica.

Sindaco, il suo mandato è stato caratterizzato dall'emergenza covid, la crisi più grave che il nostro paese ha conosciuto dalla fine della seconda guerra mondiale. Partiamo da qui, che momento è stato per lei e per la comunità di Vicchio?
Il periodo della pandemia ha coinciso con la mia elezione a Presidente della Società della Salute quindi ha voluto dire un impegno ancora più grande nel cercare di trovare soluzione alle problematiche dei punti tampone e degli hub vaccinali che ricorderete sono state il vero elemento distintivo di quei mesi. Sulla facilitazione all'accesso ai punti vaccinale devo dire che il Mugello ha risposto bene con un grande lavoro di squadra svolto insieme alla Asl Toscana Centro che poi era la deputata, insieme alla Regione Toscana di questi  due strumenti fondamentali a superare l'emergenza ovvero i punti tampone e vaccinazione.

Il covid le ha lasciato in eredità un maggiore rapporto diretto con i cittadini?
Nella sua drammaticità il covid ci ha fatto riscoprire il valore del rapporto umano e quindi sia a livello vicchiese che a livello mugellano come Società della Salute sono stato al centro di un bellissimo e intenso rapporto con la popolazione dove ho cercato di dare un contributo di aiuto. Devo dire però che sono stato facilitato dalla grande volontà e la grande voglia da parte dei cittadini di dare dei contributi per uscire al meglio e più velocemente da questo terribile periodo.

Sindaco il suo è stato un programma di fatto dimezzato dalla pandemia seguito poi dal ritorno alla normalità. E' stato difficile?
L'inizio del mio mandato è stato segnato effettivamente dopo pochi mesi dall'arrivo della pandemia da covid e quindi tutti i progetti che avevamo anche annunciato in campagna elettorale si sono giocoforza bloccati e in alcuni casi sospesi.
Non è mancata però la parte teorica e in quei due anni difficili abbiamo cercato comunque di portali avanti nella progettazione per poi essere pronti quando il covid avrebbe cessato i suoi effetti e cosi infatti è stato.
Oggi siamo a mettere in pratica quelli che sono stati i progetti che avevamo annunciato ad inizio mandato, chiaramente questa diminuzione del tempo di realizzo porterà sicuramente a dover rimandare alcune cose negli anni successivi.
Però nel complesso siamo contenti di essere riusciti comunque a progettare consci che progettare poi vuol dire poter proseguire nella realizzazione quando i finanziamenti sono in essere.

Dopo la pandemia anche il tessuto commerciale di Vicchio è cambiato?
Il comune di Vicchio è sempre stato un comune vivo con attività importanti sia commerciali che artigianali e industriali che hanno segnato sempre momenti di grande ricchezza neri contenuti e soprattutto nelle produzioni per cui il covid è stato un momento di difficoltà enorme; però devo dire che la ripresa c'è stata e questo mi fa pensare appunto che le nostre aziende sono aziende sane condotte da imprenditori che hanno saputo reggere il peso di un periodo sicuramente anomalo ed economicamente disastroso riuscendo poi a ripartire con le proprie attività e in alcuni casi a renderle ancora più rigogliose.
Devo dire che sono contento di come il tessuto commerciale, artigianale e industriale della nostra zona abbia retto e sia ripartito,

Parliamo di cultura e turismo
Il nostro territorio è a mio avviso caratterizzato da uno strano modo di vedere il turismo e la cultura. Sono visti come due reparti completamente separati e distanti. In realtà questo modo di pensare a mio avviso va cambiato: non c'è turismo senza cultura e non c'è cultura senza turismo quindi sicuramente va ripensato il modo di presentare il Mugello agli occhi dei nostri visitatori.

Capitolo trasporti...
La domanda precedente parlava di cultura e turismo e questa parla di trasporti quindi se vogliamo suddivide i due segmenti il turismo e la cultura in quanto fruibilità ad arrivare nelle nostre zone e poter visitare le aree d'interesse ma anche i luoghi e i musei che sono numerosi e tutti molto interessanti, è sicuramente caratterizzata in maniera negativa dal fatto che in Mugello ci si arriva poco e male. Pochi mezzi e questi mezzi non funzionano bene quindi, riallacciandomi alla domanda precedente il problema del turismo e della cultura ha un limite ancora maggiore che è quello della carenze da trasporti dal capoluogo o zone limitrofe al Mugello considerando peraltro ad esempio che Barberino di Mugello è un paese che addirittura non ha nemmeno la ferrovia e quindi ancora più penalizzato.
Per quello che riguarda invece i trasporti in senso generale credo che amplifichi questa situazione di disagio che dicevo prima soprattutto nel settore del lavoro e della scuola. Difficilmente i lavoratori arrivano verso il Mugello perché non ci sono i mezzi idonei per lavorare serenamente e poi poter tornare alle proprie abitazioni una volta finito il lavoro e la stessa problematica si ripercuote sugli studenti; per loro la difficoltà è arrivare nei plessi scolastici e universitari fiorentini ma soprattutto la difficoltà poi di rientrare. Come dico sempre ci sono studenti e lavoratori di serie A che sono quelli che hanno accesso ai mezzi di trasporto e penso a Firenze ma non anche ai comuni limitrofi quali Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Scandicci e Bagno a Ripoli che sono agevolati dai mezzi di trasporto che ci sono ogni pochi muniti e la difficoltà invece dei nostri studenti e lavoratori a raggiungere le sedi extra mugellane proprio per una carenza di infrastrutture prima e poi di conseguenza di trasporti.

Migranti. Qual'é l'esperienza della sua comunità?
Sui migranti si apre un capitolo abbastanza importante del mio mandato perché anche questo è legato alla presidenza della Società della Salute e quindi all'accoglienza in termini di soluzione di problematiche legate al collocamento di queste persone all'interno delle nostre strutture Cas.
Direi che su questo argomento sono particolarmente soddisfatto; sono convinto che ci sia stata un attenta visione e anche un attenta operatività da parte delle strutture deputate. Penso alle Sds, ma anche all'Unione dei Comuni e ai Comuni stessi.
Certo qui la carenza più grossa viene a monte ovvero dalle leggi che il governo ha emanato in questi ultimi mesi che sono penalizzanti, poco chiare e non danno certo la possibilità di aiutare queste persone che arrivano. L'esempio più eclatante è quando abbiamo dovuto, per accogliere sedici migranti che poi non sono mai arrivati, installare due tensostrutture all'interno del nostro campeggio proprio perché l'arrivo cosi forte e importante di queste persone in senso numerico non era poi correllato a degli spazi adeguati per potergli accogliere. Quindi anche in quel caso abbiamo cercato con i nostri mezzi di porre rimedio a una legge che è devastante dal punto di vista dell'accoglienza e della dignità delle persone

Opere pubbliche, scuole e strade: soddisfatto di cosa ha fatto?
Le opere pubbliche legate soprattutto al sistema Pnrr stanno partendo ora. Abbiamo a Vicchio due importanti riqualificazioni Pnrr che sono il lago che è una delle caratteristiche più importanti del nostro paese, ma anche il nostro centro sportivo e piscine dove la piscina sarà completamente riqualificata.
Sono soddisfatto perché abbiamo dato una forte attenzione alle frazioni con un investimento da parte dell' amministrazione col rifacimento del manto stradale e devo dire che anche opere minori che erano ferme da tempo, e penso alla rotonda di viale Beato Angelico, siamo riusciti a farle partire e a renderle operative in poco tempo permettendo una sicurezza maggiore per i cittadini ma soprattutto una sicurezza maggiore anche per il traffico in quanto tale.
Di conseguenza credo che come amministrazione possiamo dirci siamo abbastanza soddisfatti per quello che riguarda le opere pubbliche e la possibilità di portar avanti quei progetti che, come dicevo prima, sono stati pensati anche durante il periodo del covid.

Qual'é stato il successo di cui è più orgoglioso?
Sono orgoglioso principalmente di come i dipendenti e quindi la parte operativa della struttura comunale ha risposto alla nostra nuova amministrazione che ha portato un grande confronto sui temi e sull'operatività portando grazie anche all'innesto di nuovo personale e portatori  portatore di nuova linfa e nuove idee.
Tutti questi innesti e questa nuova organizzazione ha portato secondo me ad un'amministrazione più virtuosa e quindi risposte ai cittadini in tempi quasi immediati e soprattutto la possibilità di gestire le problematiche con risposte attente, che sono poi quelle che il cittadino richiede. Ecco, forse la cosa di cui sono più orgoglioso è proprio questo: il buon funzionamento della macchina comunale.

Un cruccio che gli rimane a fine mandato?
Vicchio è attraversata dalla strada 551 che da Barberino di Mugello arriva circa a Pontassieve ed è qui un po' il nostro cruccio più grande. Quello di non essere riuscito ancora, ma lo faremo entro il 2026, a bypassare il passaggio a livello. Credevo che fosse più semplice ma in realtà dietro c'è un lavoro enorme dal punto di vista progettuale, di gestione delle criticità e dei lavori.
Mi ero un po' illuso di fare prima ma ad oggi devo dire che il progetto c'è e sta andando avanti, Sono convinto che entro fine 2025 o inizio 2026 avremo la soppressione di quel passaggio a livello.

Lei cosa farà da grande?
Penso che si debba fare prima di tutto un resoconto di quelli che sono stati questi cinque anni insieme alla mia squadra; tutta la Giunta e l'amministrazione per capire se quello che abbiamo fatto ha un peso importante sulla bontà della vita e delle persone e soprattutto sull'organizzazione del nostro Comune.
Penso che una volta fatta questa verifica se poi gli elettori ci daranno un nuovo mandato saremo felici di poterlo portare avanti.
Sicuramente oggi fare politica in un paese non e semplice per una serie di motivazioni.
Molti pensano siano questioni esclusivamente economiche ma non è quello; è soprattutto il senso della responsabilità che poi devi avere nei confronti dei cittadini soprattutto quando, a volte, le decisioni non spettano a un comune ma sono sopra di noi. Sono decisioni che anche se riguardano esplicitamente noi non possiamo incidere e poi di conseguenza dobbiamo comunque dare delle risposte ai cittadini.
Questo è un forte imbarazzo però devo dire che con la squadra con cui ho governato in questi cinque anni; e mi piace ricordare anche l'assessore Bolognesi che è scomparso nel settembre del 2021 e che ha dato un grande contributo alla nascita di questa Amministrazione, arriviamo a maggio e poi penso si possa ancora contribuire in maniera importante a fare del bene e cose buone per Vicchio per cui, se ci sarà la volontà da parte dei cittadini noi siamo pronti per questa seconda chiamata.

 

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