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Eric Gobetti in Valdisieve ed è polemica: gli esponenti locali FDI e LEGA si dissociano

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Eric Gobetti ed il libro "E allora le foibe?" Eric Gobetti ed il libro "E allora le foibe?" © N.c.
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Una giornata in Valdisieve dedicata alla presentazione del  nuovo libro "E allora le foibe?" di Eric Gobetti. Lo storico questa mattina è stato accolto all'auditorium dell'ex Chino Chini, incontrando anche le scuole. Questo pomeriggio, invece, atteso a Rufina. 

Un'iniziativa che ha innescato una ampia discussione sull'incerta correttezza della sua presenza. Secondo i consiglieri locali Chiara Mazzei (Rufina), Giampaolo Giannelli (Pontassieve), Oleg Bartolini (Reggello) di Fratelli d'Italia e Cecilia Cappelletti di Lega Pontassieve la presenza di Gobetti, dati i suoi ideali, mancherebbe di rispetto alle vittime delle Foibe a meno di un mese di distanza dal Giorno del Ricordo. 

Queste le dichiarazioni congiunte di Bartolini e Giannelli (FDI): 

"Lo storico Eric Gobett sarà presente sabato 12 marzo a Pontassieve, la mattina, ed a Rufina, il pomeriggio. Si, parliamo proprio di quell' Eric Gobetti che si fa fotografare sui luoghi di Tito a pugno alzato. Quel Gobetti che sembra non accettare che dal 2004 il Parlamento abbia istituito il Giorno del Ricordo, per rompere un silenzio durato 60 anni sulla tragedia dei giuliano dalmati, i soli italiani che alla fine della seconda guerra mondiale non conobbero la Liberazione, ma piombarono direttamente sotto una nuova dittatura uguale e contraria al fascismo, il comunismo di Tito. Quel Gobetti che dichiara di  aver scritto il suo libro per  “fermare il meccanismo che si è messo in moto”, che farebbe del Giorno del Ricordo “una data memoriale fascista”. Quel Gobetti che “contestualizza” ogni atrocità jugoslava, finendo così per giustificare l’ingiustificabile e ottenendo così l’effetto opposto di dimostrare che la memoria non è ancora condivisa.Qiel Gobetti che dimentica che nessun altro Paese vincitore nel ’45 ha perseguitato il popolo che aveva liberato come fatto dalla Jugoslavia di Tito coi nostri connazionali. Quel Gobetti, infine, che dicendo "cuore di papà" ha fatto sventolare al figlio piccolo la bandiera dei partigiani jugoslavi titini.

Una vera onta, la sua presenza, per il nostro territorio. Ancora più grave per Pontassieve. Perchè quantomeno a Rufina la sua presenza è organizzata all'interno di una iniziativa Anpi dal titolo "no alle guerre mai più fascismi", ed in comune, quello rufnese appunto, dove l'amministrazione comunale ha dimostrato grande sensibilità per il Giorno del Ricordo ed i Martiri delle Foibe;a Pontassieve la situazione invece è nettamente diversa.

A Pontassieve, infatti, Gobetti presenta il suo libro "E allora le foibe?" all'auditorium dell'ex Chino Chini, incontrando, purtroppo, anche le scuole. Già. Pontassieve. Proprio quel comune cioè, dove anche quest'anno non si è fatto niente per celebrare la solennità civile istituita con legge dello Stato. Il Giorno del Ricordo. Mentre viene dato spazio, guarda un po, ad uno storico del tenore di Eric Gobetti. Una vera vergogna. Anche perchè, come sempre, Gobetti si muove senza che ci sia la possibilità di alcun contraddittorio, di qualcuno che possa confutare le sue tesi. Questo, da sempre, il suo inconfondibile stile. La sua presenza resterà una macchia indelebile per il nostro territorio Una vera offesa per i Martiri delle foibe."

Ampio dissenso, come anticipato, anche da parte di Mazzei e Cappelletti che hanno dichiarato: 

"A solo un mese dalla ricorrenza del Giorno del Ricordo il Comune di Rufina e l'Unione dei Comuni del Valdarno e della Valdisieve concedono il patrocinio all'ANPI di Rufina per un evento in cui è relatore Eric Gobetti di cui conosciamo le posizioni riduzionistiche sulla tragedia delle Foibe; posizioni ampiamente criticate dalle associazioni degli esuli giuliano-dalmati.

Ci domandiamo, quindi, come Vito Maida, Sindaco di Rufina e Presidente dell’Unione dei Comuni del Valdarno e della Valdisieve, uno dei Sindaci che nel giorno del Ricordo ha illuminato con il tricolore italiano Villa Poggio reale, posto una corona sulla targa commemorativa delle vittime delle Foibe, possa conciliare tale posizione con il saluto che porterà all’evento organizzato dall’ANPI.

Il rispetto alle vittime delle Foibe, infatti, non può essere appannaggio di un giorno all’anno perchè il Giorno del Ricordo è ogni giorno. Fra gli eventi tragici della seconda guerra mondiale non dimentichiamo mai anche questa pagina della storia italiana."

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