OK!Valdisieve

La poltrona del Sindaco: Vaglia Leonardo Borchi si racconta

Proseguono le interviste di OKNews24 ai Sindaci uscenti nei comuni del Mugello

Abbonati subito
  • 1
  • 401
Leonardo Borchi Leonardo Borchi © OKmugello
Font +:
Stampa Commenta

Leonardo Borchi, classe 1951, laureato in Psicologia all'Università di Padova, padre di tre figli e nonno di quattro nipoti chiuderà a giugno 2024 la sua esperienza decennale di amministratore. Residente a Vaglia dal 1970, già responsabile della Polizia Municipale e Protezione Civile per quasi 39 anni, fino al suo pensionamento, nel 2010 si è gettato nell'agone politico venendo eletto Sindaco una prima volta col Partito Democratico dopo aver vinto le primarie del centrosinistra nel maggio 2014 con una coalizione di cui facevano parte oltre ai Dem la Lista Civica Per Un' Altra Vaglia ed è stato riconfermato nel maggio 2019 candidatosi alla testa di una propria lista civica, “Per Vaglia - Leonardo Borchi Sindaco”.

Uomo apprezzato e stimato anche per la sua schiettezza e disponibilità aveva promesso di essere: un sindaco all'ascolto dei cittadini. Ha fatto del principio di responsabilità, di trasparenza e di partecipazione i capisaldi della sua amministrazione stando sempre dalla parte del cittadini da cittadino. Ecco le domande che gli abbiamo rivolto:

Sindaco Borchi, il suo mandato è stato quello caratterizzato dalla più grande emergenza in tempo di pace del nostro paese, quella del covid. Che periodo è stato per lei e per la comunità di Vaglia?

Un momento critico come per tutti del resto, ma devo dire che da noi c'è stato meno disagio rispetto ai residenti dei grossi centri urbani perché abbiamo un territorio molto frazionato con grandi spazi verdi che hanno permesso alle persone anche muoversi un po' senza stare rinchiusi nelle quattro mura di un appartamento. Come amministrazione la gestione emergenziale non ci ha dato grossi problemi. La popolazione è stata molto rispettosa e disciplinata delle regole emergenziali. Personalmente, soprattutto i primi tempi, ho avuto dei problemi con i miei colleghi del Mugello e con i Carabinieri della Compagnia di Borgo San Lorenzo perché impedivano ai miei concittadini di andare a fare la spesa nei loro comuni che erano per noi i centri limitrofi. Qui a Vaglia non abbiamo grossi centri di distribuzione alimentari e supermercati che peraltro nell'emergenza non sarebbero stati sufficienti a poter sopperire alla richiesta della popolazione. C'è stata un po' di polemica ricordo. Alcuni sindaci del Mugello avevano fatto ordinanze molto restrittive che di fatto danneggiavano i nostri residenti ma poi per fortuna è prevalso il buon senso

Il covid le ha lasciato in eredità un maggiore rapporto diretto con i cittadini?

Direi di sì. Il mio giudizio è abbastanza articolato: da un parte come lei sottolinea l'essere tutti "nello stesso calderone" ha fatto stringere maggiori legami fra la popolazione, ma dall'altra parte, subito dopo l'emergenza, è sopraggiunto un contrasto netto fra chi si vaccinava e i no vax che ha lasciato degli strascichi nei rapporti interpersonali che perdurano tuttora.

Il suo è stato un programma giocoforza limitato dalla pandemia?

Purtroppo tutto in quel periodo è stato concentrato nell'affrontare l'emergenza per cui tutto il programma di mandato è stato rallentato. Abbiamo patito un empasse di oltre due anni che ci ha fatto allungare i tempi di realizzazione degli obiettivi che ci eravamo prefissi.

La pademia ha trasformato il tessuto commerciale di Vaglia? Hanno chiuso a causa di essi dei negozi? Il turismo è ripartito

Per fortuna non mi risulta che nessun negozio nel territorio di Vaglia abbia chiuso a causa del covid, mentre per il turismo il danno è stato grande. Tutto sì è bloccato e non solo per le attività turistiche ma anche l'amministrazione ha subito un grosso danno economico a causa dell'azzeramento della tassa di soggiorno. Poi c'è stata la ripartenza, ma è lenta e fatta soprattutto di turismo locale. I turisti internazionali stentano ancora a tornare.

Capitolo trasporti. Treni e bus funzionano bene?

Sono poco efficienti. Sono state eliminate alcune corse dei bus nei festivi, ma devo dire che erano poco frequentate. Grande è l'inefficienza per quello che riguarda gli orari soprattutto del servizio urbano e questo crea grossi disagi Il bus numero 25 non è quasi mai è in orario e ciò fa saltare le coincidenze con i bus extraurbani costringendo gli utenti, soprattutto gli studenti di ritorno dalla scuola a dover aspettare parecchio tempo il bus successivo.
Vorrei rilevare un gap di fondo fondamentale sui trasporti pubblici dato che la legislazione italiana sull'argomento è troppo rigida. Ho cercato già nella prima consiliatura di organizzare un sistema che per semplificare definirei "di taxi collettivo" all'interno del comune che è caratterizzato da più frazioni e un centro urbano poco baricentrico. Ebbene, Vaglia avrebbe bisogno di un servizio mirato che colleghi fra loro questi centri e loro col capoluogo. La mia idea era di trasformare i "noleggi con conducente" in una sorta di taxi collettivo comunale, magari finanziandolo per calmierare le tariffe e poter creare servizi mirati. Penso ad esempio a un servizio per accompagnare i giovani alle discoteche o allo stadio a Firenze. Ma tutto ciò è impossibile da fare a livello legislativo nazionale perché io, come amministratore locale, non posso dare a un privato un finanziamento pubblico e allo stesso tempo sottoscrivere con lo stesso una convenzione che mi dia la possibilità di lasciare il servizio all'interno del mio comune.
Di fatto gli ncc non sono in competizione con i taxi cittadini per cui, anziché fare servizio sul territorio da cui traggono l'autorizzazione si concentrano nei  grandi centri urbani vicino ai grandi alberghi, agli aeroporti e alle stazioni facendo un servizio tutt'altro che a favore dei residenti del comune da cui ottengono l'autorizzazione. Una legislazione vecchia rigida e assolutamente non opportuna c'impedisce di usufruire di un mezzo che abbia la possibilità di posteggiare nelle varie stazioni e che possa collegare ad esempio Bivigliano e Fontebuona con la stazione di Vaglia (perché noi abbiamo solo una stazione... ne avevamo due ma una l'hanno abolita), così come servirebbe poter collegare a chiamata, e lo sottolineo perché è questa la variabile fondamentale, il trasporto locale col servizio scolastico sennò ci ritroviamo come succede, con corse dove tutt'al più ci sono a bordo due migranti e un anziano.
Tutto ciò è solo uno speco di risorse oltre a non essere funzionale per il territorio. Ribadisco: serve un taxi collettivo a chiamata che aiuti un anziano di Mulinaccio che deve venire in comune a fare una pratica a non perdere un'intera giornata.
Certo quell'anziano non potrà pagare il servizio due euro ma con il contributo del comune quel mezzo potrebbe circolare e far salire a bordo strada facendo anche altre persone dando così un servizio che c'è ovunque nel mondo: dall'India alla Nuova Zelanda! In Italia non si può fare e sicuramente per colpa di certe lobby.

Migranti. Qual'è l'esperienza della sua comunità?

Ne abbiamo 200 sul territorio distribuiti in due centri. Uno è a Bivigliano e uno al Demidoff e sono gestiti uno da una cooperativa e uno da una società. Uno dei due centri è gestito bene, nel secondo invece ci sono molte più carenze nella gestione. L'unico problema che causano i migranti è stradale. Mi spiego, molti di loro non sono di primo arrivo e sono stati trasferiti qui dalla città dove si erano creati degli interessi. Alcuni lavorano, quasi tutti a nero lo sottolineo, e creano problemi a causa della carenza di trasporti come abbiamo appena detto. Pochi bus e molti di loro si fanno anche dieci chilometri a piedi, oppure in bicicletta o col monopattino percorrendo pericolosamente le strade provinciali mettendo a rischio la loro sicurezza e quella di tutti coloro che transitano nelle strade. Con i residenti non ci sono mai stati grossi problemi se non qualche disagio d'estate con qualche anziano che si lamentava perché loro occupavano tutte le panchine.

Opere pubbliche: è soddisfatto di cosa ha fatto?

Diversi lavoriamo riusciti a realizzarli anche nella prima consiliatura e abbiamo mantenuto le promesse di realizzare grossi interventi su tutte le scuole. Oggi le abbiamo tutte corredate dalle certificazioni necessarie che non avevano: dall'antincendio all'idoneità strutturale. La certificazione sismica invece l'abbiamo per tre scuole, ne manca una, alla scuola più grande. Purtroppo non abbiamo ottenuto un finanziamento regionale di 800 mila euro per un progetto antisismico su questa scuola perché si trova in una zona certificata a massima pericolosità sismica e geologica. Già dal 2016 quindi abbiano pianificato di realizzare una nuova scuola, un progetto portato avanti con grande difficoltà. A breve dovrebbe uscire il primo progetto di fattibilità tecnica ed economica e nel frattempo ci siamo mossi per comprare il terreno con l'opposizione del Pd a spada tratta che se non ideologicamente non si capisce perché non voglia costruire una nuova scuola che peraltro non sarebbe solo una nuova scuola ma un centro polifunzionale funzionante sedici ore al giorno e dotato di un auditorium, di una palestra e di una biblioteca. Uno  spazio didattico sociale e culturale multifunzionale di cui abbiamo già individuato a Vaglia il terreno, ma quelli del Pd non vogliono a nuova scuola lì e non sanno proporre alternativa.
Il mio obiettivo era di riuscire entro fine mandato a realizzare tutti i progetti e approvare il finanziamento che deve ancora essere trovato ma che conto di riuscire a trovare almeno per il primo lotto per poter "liberare" le classi che sono nella scuola che non abbiamo potuto migliorare dal punto di vista sismico. Ad oggi non sono ancora a questo punto e spero di lasciare al Sindaco che verrà dopo il progetto e magari il terreno acquistato nell'ipotesi che prima o poi si possa andare a vedere i bandi di finanziamenti sulle scuole dato che purtroppo il Pnrr è stato da questo punto di vista una delusione perché non prevede un euro sulle nuove strutture.

Qual'é stato il successo di cui è più orgoglioso e quale il cruccio che gli rimane a fine mandato?

Penso di essere riuscito a fare quello che mi ero prefisso e credo che i cittadini lo abbiano percepito. Sono riuscito ad avvicinare l'amministrazione con la sua struttura comunale ai cittadini. Ho lavorato tanto con i miei dipendenti per raggiungere l'obiettivo. Con loro ho avuto anche degli scontri e molti problemi ma credo di esserci riuscito. Il cruccio è l'altra faccia della stessa medaglia. Ad oggi, dopo nove anni di mandato non ho ancora una struttura organizzativa comunale come desidero con un organico sufficiente. Specialmente nell'ultimo anno e mezzo c'è stato un grosso turn over dei dipendenti poiché altri comuni hanno fatto concorsi e molti nostri dipendenti se ne sono andati per avvicinarsi a casa. Tanto poi se qualcosa non funziona tutte le responsabilità cadono sul Sindaco anche se non ho potere. 
Faccio un esempio: poco fa mi hanno chiamato dicendomi che da stamani quattro persone sono scivolate sulle scale della stazione a causa del ghiaccio come se il comune avesse competenza lì e debba mandare i suoi operai. Ma ferrovie dello stato?
Se non funzionano i telefoni è colpa del Sindaco, se non vengono pulite le caditoie è colpa del Sindaco. Ma il Sindaco non è superman ma solo un uomo che ha tanta responsabilità e poco potere.
Un concittadino di una certa età dall'alto della sua esperienza ieri mi ha fatto riflettere contestandomi proprio quello che io rivendico come conquista ovvero l'essere più accessibile come comune e disponibile io come persona. Lui mi ha detto testuale: "avete dato cattive abitudini, i cittadini pensano che tutto si possa risolvere chiamando il Sindaco," Beh, da un certo punto di vista ha ragione anche lui.

Tema caldo: il suo pensiero sullo scudo verde?

Poche parole: è solo una dimostrazione dell'arroganza del comune di Firenze

Sindaco lei cosa farà da grande?

Farò l'eremita! Avrò bisogno di un periodo di spurgo. Per un po' di tempo scomparirò rifugiandomi in una casa nascosta sui monti in mezzo ai boschi dell' Appennino (sorride). Come gruppo ci stiamo organizzando per creare una compagine che si presenterà alle prossime amministrative. Il nodo sul nome del candidato lo scioglieremo a gennaio. Adesso stiamo facendo un percorso per individuare sia il candidato sindaco che i consiglieri. Sarà una lista completamente civica il cui obiettivo sarà prendere il testimone da questa amministrazione e che sappia portare avanti il lavoro seppur con il suo stile. L'unico principio fondamentale è che deve essere una lista al servizio dei cittadini senza diventare però uno zerbino.

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 1
  • Francesco Serlupi

    Intervista puramente elettorale , ci doveva essere un interlocutore dell’opposizione o un cittadino che raccontasse la propria opinione sulla verità e aspettative dei due mandati del sindaco Borchi.

    rispondi a Francesco Serlupi
    gio 30 novembre 2023 04:05