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Conferenza al Senato. Due toscani eletti migliori consoli d'Italia

La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 14 novembre, sempre nella capitale, in Campidoglio. I migliori diplomatici di Stati esteri...

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Matteo Forconi, Console di Saint Kitts and Nevis con il presidente della Toscana Eugenio Giani Matteo Forconi, Console di Saint Kitts and Nevis con il presidente della Toscana Eugenio Giani © Gazzetta Diplomatica
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Due fiorentini, gli avvocati Matteo Forconi, Console di Saint Kitts and Nevis, e Federico Di Salvo, Console di Germania, sono stati nominati migliori Consoli d’Italia per il 2024,selezionati tra un migliaio di accreditati in Italia da una giuria internazionale di diplomatici, professionisti e giornalisti presieduta dall'ambasciatore Stefano Benazzo (nel terzetto vincente anche Domenico Naccari, Console del Regno del Marocco a Goia Tauro). “Si conferma così l’eccellenza toscana in diplomazia, sottolineata già nell’edizione di un anno fa quando nella terna sul podio salirono altri due Consoli toscani, l’avvocato Luigi Cecchini, Console d’Estonia, e il commercialista Antonio Giusti, Console del Principalto di Monaco”, spiega Marco Finelli, Direttore de La Gazzetta Diplomatica che organizza il Premio.

I nomi dei vincitori dell’edizione di quest’anno – che nella categoria Ambasciatori ha visto prevalere Gabriela Dancău della Romania e Marcelo Martín Giusto dell’Argentina - sono stati ufficializzati nel pomeriggio del 9 ottobre, nel corso di conferenza stampa che si è svolta a Roma presso il Senato.
La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 14 novembre, sempre nella capitale, in Campidoglio. I migliori diplomatici di Stati esteri in Italia sono stati selezionati sulla scorta dell’esame di dati oggettivi e soggettivi, tra cui il giudizio dei cittadini e dei lettori
di Gazzetta Diplomatica.
“Il mio impegno è proteso a far conoscere il più possibile Saint Kitts e Nevis, favorendo l’incremento delle relazioni in sanità, economia e di business, e su questi fronti abbiamo già raggiunto ottimi risultati”, spiega Matteo Forconi, che come Console Generale Onorario della Federazione di Saint Kitts e Nevis a Firenze ha giurisdizione sull’intero territorio della Repubblica Italiana, praticamente un quasi Ambasciatore, che si spende da cinque anni per il Paese caraibico scoperto da Cristoforo Colombo nel 1493, uno Stato insulare dell’America
centrale corrispondente a un piccolo arcipelago formato da due isole delle Piccole Antille, Saint Kitts (o Saint Christopher) e Nevis, con capitale a Basseterre, diventato membro indipendente del Commonwealth britannico nel 1983 e oggi con una popolazione di 50mila abitanti, considerato dalle ricerche internazionali tra i luoghi dove si vive meglio al mondo e la popolazione è maggiormente felice.
“Un luogo bellissimo e incontaminato, da visitare, famoso per le spiagge bianche, le acque cristalline e la natura incontaminata, ma anche con una storia interessante, vestigia affascinanti e una cultura vibrante – dice Forconi - Quanto ai risultati del nostro lavoro, cito
solo uno dei tanti esempi dei progetti di collaborazione in atto. Di recente, grazie alla donazione privata di un macchinario all’avanguardia tecnologica, abbiamo messo nelle condizioni un’equipe chirurgica dell’ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri di impiegare la telemedicina per diagnosi, cure e interventi a distanza dei cittadini di Saint Kitts e Nevis, mettendo così a loro disposizione l’eccellenza assoluta della sanità toscana”.


Felice per la nomina anche Federico Di Salvo, avvocato patrocinante davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, agli Organismi Internazionali e alle Giurisdizioni Superiori nazionali, da pochi mesi Console della Germania a Firenze.
"Si può fare ancora molto per gemellare e unire Germania e Toscana - ha detto Di Salvo in
un’intervista a La Gazzetta Diplomatica - Dall’ultima rilevazione statistica Istat del 2023 risulta che i tedeschi regolarmente residenti e registrati in Toscana sono più di 4.000 ma dai nostri registri consolari emergono esigenze di servizi e necessità di pratiche burocratiche che provano una media annuale di presenze di almeno il doppio di questo numero”.

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