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San Giovanni: dopo il trionfo sul sabbione dei Rossi tutti col naso all'insù per i fochi

Grande giornata di San Giovanni ieri a Firenze.

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la curva rossa festeggia la vittoria la curva rossa festeggia la vittoria © OkNews24
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E' stata una giornata di San Giovanni intesa per i fiorentini che hanno deciso di non andare al mare e rimanere a godersi la spettacolare finalissima del Calcio Storico Fiorentino fra rossi e azzurro e lo spettacolo pirotecnico dei tradizionali fochi.
In piazza Santa Croce c'era il pubblico delle grandi occasione per godere dello spettacolo sul sabbione fra i calcianti rossi e quelli azzurri.
Biglietti esauriti da tempo e partita che parte in salita, ovvero con 45 minuti di ritardo per una mega rissa scoppiata ancora prima dello scoppio della colombina.
Anzi, è stato proprio il fraintendimento di un petardo scoppiato dalla curva azzurra e scambiato per la colombina a dare l'avvio a un grande groviglio senza che l'arbitro avesse ancora lanciato la palla in cielo.
Nella rissa scoppiata subito un azzurro finisce ko ed è costretto a lasciare il campo ferito e la squadra poi si ammutina ed esce dal campo in attesa dell'uscita per espulsione del rosso che si era reso protagonista del gesto.
Si va avanti per 45 minuti fra discussioni e mezze risse e neanche il Presidente del Calcio Storico Michele Pierguidi ne il sindaco Dario Nardella in veste di mediatori riescono a pacificare i due colori fino a quando il rosso espulso non si decide ad abbandonare il sabbione.

Si parte così all'ora in cui la partita dovrebbe finire, ovvero con quasi 50 minuti di ritardo. Il nervosismo del pre gara so fa sentire, specie per i favoriti azzurri che dopo 20 minuti di gioco a causa delle espulsioni cominate nel tentativo di contenere i rossi paiono non potercela fare più.

La vitella è rossa nettamente con un secco 9 cacce a 2 che dice tutto. Una vittoria meritata dove i rossi hanno dimostrato di essere superiori atleticamente e nei testa a testa. Grande prestazione per Santa Maria Novella soprattutto di Lopez e Renzoni, autori di tre cacce a testa. 
Gli azzurri feriti, inferiori come il numero sono sati eroici fino alla fine ma niente potevano.
Sarà per il prossimo anno...

La sera poi vincitori e sconfitti tutti sui lungarni con il naso all'insù a osservare i fochi pirotecnici che per mezz'ora hanno riempito il cielo di Firenze di colori e forme incredibili.


 

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