Pale eoliche sul Passo della Futa? Cpa dice no... © n.c.
Da Cpa Sport Toscana (Caccia, Pesca Ambiente) riceviamo e pubblichiamo la seguente nota denuncia sul progetto di un nuovo impianto eolico sul Passo della Futa (Monte Gazzaro): Dopo il Monte Faggiola il cui progetto eolico è stato bocciato, un nuovo progetto eolico industriale è stato presentato sul Monte Gazzaro nei pressi del Passo della Futa. Sembra quasi un piano studiato a ripercorrere i luoghi della “Linea Gotica” dove i Sentieri della Resistenza, la stele sul Monte Gazzaro, il Cimitero di guerra del Commonwealth nei pressi della Faggiola con i suoi 287 ragazzi della 78a Divisione Britannica e il Cimitero Militare Germanico della Futa coi suoi 30.683 soldati tedeschi uccisi durante l’ultimo conflitto mondiale, ne tengono viva la memoria quasi a monito delle generazioni future. Il progetto presentato dalla società Hergo Wind prevede l’installazione di 6 torri eoliche alte 95 mt per una potenza totale di 5,1 MW; 3 i comuni interessati dal progetto: Barberino del Mugello, Firenzuola, Scarperia. L’impianto sarà visibile da ben 4 province della Toscana e 4 province dell’Emilia Romagna, e se ora il Monte Gazzaro è rinomato dagli escursionisti per il silenzio e lo splendido panorama che si apre sulle verdi colline toscane e sulla piana del Mugello, qualora passasse il progetto a livello paesaggistico si avrà un impatto rilevante, cosi come non meno trascurabili saranno gli effetti sull’avifauna e il territorio , dovuti oltre alla messa in servizio dell’impianto, alle opere edili per la realizzazione della rete viaria, delle piazzole e dei cavidotti. Ad ovest della Futa è già stato bocciato un impianto eolico sul Monte Spiccio - Monte Citerna, e pertanto sarebbe paradossale la realizzazione di un impianto in un’area di valico montano, peraltro sconsigliata anche dalle linee guida. Siamo assolutamente favorevoli a ribadire un SI alle energie rinnovabili su aree già compromesse e degradate dall’attività dell’uomo, ma un secco NO allo scempio ambientale, al sacrificio di aree naturali intatte e integre convertite in aree industriali. E’ tempo di passare alla valorizzazione e conservazione del territorio, soprattutto in un'area che ha già pagato molto in termini di sfruttamento. Chissà cosa ne penserebbero tutti quei ragazzi, di ogni parte coinvolta, che da tanto tempo riposano su quei crinali. Ufficio comunicazione CPA Sport - Toscana


