OK!Valdisieve

Natale 2021. La lettera (e gli auguri) di Don Poggiali dalla Costa d'Avorio

Gli auguri e un nuovo progetto che anima il sacerdote ed i suoi sostenitori. Ecco di cosa si tratta

Abbonati subito
  • 283
Don Pasquale poggiali attorniato dai suoi ragazzi della Missione. Don Pasquale poggiali attorniato dai suoi ragazzi della Missione. © Aldo Giovannini
Font +:
Stampa Commenta

Molto volentieri diffondiamo la lettera di Natale di Don Pasquale Poggiali, spedita dalla Costa d'Avorio e indirizzata a tutti i suoi amici e sostenitori mugellani:

Di tutto cuore, un BUON E SANTO NATALE dalla mia missione in Costa D’Avorio! Le Feste Natalizie sono un’ottima occasione per scambiarci i tradizionali AUGURI e condividere qualche notizia da questa bella e cara Missione che tante persone, come te, mi hanno aiutato a costruire, ed oggi è una bella ed utile istituzione per il bene di tanta gente.

Si dice che i tempi sono duri e le difficoltà aumentano a gran ritmo. La tentazione di ritirare i remi in barca (data la mia età), fa venire voglia di rientrare in Italia. Ma solo il pensiero della mia scelta, fatta nel 1980, mi invoglia a stare qui: «missionari, fino in fondo al cuore». Spesso faccio mia la preghiera di Don Orione: «Signore che io muoia in piedi!». Cerco di mettere tutta la mia volontà, iniziando ogni mattina, con la levata alle ore 4; anche se purtroppo, non c’è lo sprint degli anni passati.

Mi incoraggia molto l’esempio dei miei «ragazzi dell’Oratorio» di Borgo San Lorenzo (FI), con cui ho vissuto dagli anni 1967 al 1980; molti di essi ormai hanno i capelli bianchi, e tuttavia mi sostengono ed aiutano con i loro mezzi. In settembre, abbiamo fatto degli incontri ed una bella Messa, per ringraziare Dio dei 40 anni della nostra ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA’ MISSIONARIA.

Sono stati momenti che hanno risvegliato in noi il vecchio entusiasmo! Allora, eccoci qua, le maniche rimboccate, a portare avanti i grandi progetti di solidarietà. In settembre abbiamo potuto aiutare gli alunni, dall’asilo alle scuole superiori, affinché potessero iscriversi a scuola; per i più lontani abbiamo pagato il trasporto e la mensa scolastica, aiutando così quasi un migliaio di ragazzi.

IL PROGETTO SANITARIO «IPPOCRATE», porta ancora alla povera gente dei lontani e sperduti villaggi della foresta, la visita di infermieri, e spesso anche dei medici, e si distribuiscono le medicine occorrenti. In questi ultimi tempi, abbiamo un dolore ed una sfida da affrontare: il clero locale ormai è così numeroso che il nostro vescovo non sa… dove mandare i suoi sacerdoti. La nostra parrocchia con i suoi numerosi villaggi è stata fondata nel 1897, è tra le prime parrocchie della Costa d’Avorio, e nei 50 anni che l’Opera di Don Orione lavora qui, l’ha resa una comunità viva, ricca di movimenti ed associazioni, ed equipaggiata di tante strutture. Il clero locale ha espresso il desiderio al Vescovo, di prendersi questa parrocchia.

Dato che noi non siamo dei … «coloni» abbiamo risposto al Vescovo che siamo pronti a lasciarla. La cittadina di Bonoua, si sta sviluppando di giorno in giorno. Il Vescovo ha deciso di erigere a parrocchia una chiesetta, della capienza di 500 posti nell’estrema periferia, e consegnarla a noi, con i villaggi della foresta. Ringraziamo il Vescovo della sua fiducia, ma bisogna dire che mancano moltissime strutture per una vera parrocchia, a cominciare dall’abitazione per i sacerdoti.

Dal prossimo anno sociale, dovremo partire da Bonoua centro… Un’ultima notizia, che mi sta a cuore: completare il bel progetto di un «CAMPUS» un complesso scolastico, dall’Asilo alle lauree brevi, sito accanto alla chiesa. Una quindicina di anni fa comprai del terreno ad un prezzo interessante, abbiamo già iniziato a aumentarlo in valore, costruendo l’asilo; ora abbiamo un progetto per continuare la costruzione delle altre scuole. Se noi non facciamo nulla, lo stato ce lo espropria.

Abbiamo presentato il progetto alla C.E.I. per vedere se la Conferenza Episcopale Italiana, con l’8 x 1000 ci può dare una mano. Come è giusto, domandano tantissimi documenti che qui in Africa non è facile procurarseli… Tuttavia non ci arrendiamo e speriamo tanto nella Provvidenza di Dio e nell’aiuto degli amici. Sì, il nostro progetto è ambizioso: si farebbe un partenariato con delle suore spagnole, a cui noi affidiamo l’asilo e le elementari, e alle medie, alle superiori e all’università, metteremmo i nostri sacerdoti, che grazie a Dio sono laureati, preparati e capaci di insegnare in queste scuole, seguendo la tradizione antica dei salesiani, gesuiti, domenicani ecc.

Spero tanto che non sia solo un sogno, e non lo sarà, se voi amici mi date una mano…. Vi saluto, carissimi amici, vi dico con piacere che qui non si respira l’atmosfera di terrore che tanto spaventa l’Europa, dove il COVID19 leva la gioia di vivere. Sì, anche qui il covid fa le sue brave vittime, specie tra i non vaccinati; ma il virus non ha la virulenza che vediamo nei Paesi freddi. Rinnovo a ciascuno di voi il più bell’AUGURIO di un Felice e Santo NATALE. Padre Pasquale Poggiali

Lascia un commento
stai rispondendo a