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Pietro Mercatali ricordato da Aldo Giovannini 

Il funerale avrà luogo lunedì 8 aprile 2024 alle ore 10 nella Pieve di San Cresci in Valcava

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Pietro Mercatali durante un evento culturale a Radio Mugello  Pietro Mercatali durante un evento culturale a Radio Mugello  © AG
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La scomparsa di Pietro Mercatali, carissimo amico da lungo tempo, avvenuta in maniera improvvisa e davvero tragica, non poteva non destare tanto dolore e cordoglio verso tutti coloro che lo conoscevano e lo stimavano. Apparteneva ad una vecchia famiglia originaria di Marradi con il nonno Marco che fu fra la fine dell’800 e parte del ‘900 medico condotto di Borgo San Lorenzo, mentre la mamma per parte materna proveniva dall’antica famiglia Monti, speziali e farmacisti fin dalla seconda metà dell’700. 

Pietro, alto funzionario del CNR, nella vita privata non è stato con le mani in mano, come si dice in gergo, e amante com’era del suo  paese, nel 1977 fondò con altri amici (bello il ricordo di Leonardo Romagnoli) la prima Radio Libera mugellana, che ancora è in essere e in piena attività. Ma il sogno di Pietro era quello di  realizzare un giornale popolare che poteva raccogliere notizie sul territorio, sulla scia di quello che era una volta il Messaggero del Mugello.

Prima iniziò con un foglio murale, ma l’idea era quella di stampare un quindicinale vero e proprio. Ricordiamo sempre che in un pomeriggio afoso del luglio del 1986, Pietro Mercatali volle come suoi collaboratori lo scrivente di queste note, e i cari amici – purtroppo anch’essi non più – Paolo Berti di San Piero a Sieve e Leonardo Ubaldi, per dare inizio a questa avventura, denominandolo, “il Galletto” che ebbe come prima sede nel Corso Matteotti, quindi in via Cocchi a lato della Pieve, per  stabilirsi in viale Europa Unita. 

Come si faceva a dire di no a Pietro! Era un buono, calmo, riflessivo, oculato, mai sopra le righe. Questo giornale passato poi a settimanale, è durato in cartaceo ben 35 anni, per proseguire l’attività On Line.

Ma un’altra passione di Pietro era la cucina mugellana, e una volta andato in pensione volle approntare un ristorante vero e proprio e che non poteva non essere intitolarlo “l’Osteria del Galletto”. 

Era davvero simpatico vedere il buon Pietro in cucina a dirigere, apparecchiare, servire, parlare con i tanti amici che andavano a  gustare ed assaporare le vivande, e i cibi, tutti rigorosamente di questa terra mugellana. 

La salma sarà esposta fin da domani domenica 7 nell’Oratorio  della Misericordia, e i funerali avranno luogo lunedì 8 aprile, alle ore 10, nella Pieve di San Cresci in Valcava, e sarà inumato in quel piccolo cimitero come aveva sempre lasciato detto. 

Un abbraccio ad Elissa, ai figli Michele e Bernardo ai fratelli Luigi e Vincenzo e a tutti i suoi cari. Ciao Pietro, orgoglioso di esserti stato collaboratore per ben quindici; una porzione di vita indimenticabile.

Aldo Giovannini

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