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Ortofrutticola. Dal deputato di Italia Viva al gruppo NonUnadiMenoMugello. Fino al centrodestra

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La foto di NonUnadiMeno a Marradi La foto di NonUnadiMeno a Marradi © N. c.
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Pubblichiamo di seguito una serie di interventi in merito alla situazione dei lavoratori dell'ortofrutticola Mugello. Il primo da parte del deputato Marco di Maio (Italia Viva):

Marradi, il deputato Marco Di Maio al presidio dei lavoratori: "I ministri del Lavoro e dello Sviluppo intervengano su proprietà e fondo di investimento"

Il deputato romagnolo Marco Di Maio si è recato, assieme al sindaco Tommaso Triberti, in visita al presidio dei lavoratori dell’Ortifrutticola del Mugello, a Marradi, da oltre un mese in sciopero per difendere il proprio posto dì lavoro messo a rischio dalla proprietà, che intende trasferire a Bergamo la storica e qualificata produzione di “marron glacè”. "Mettendo a rischio con un colpo di spugna un’ottantina di occupati e tutto l’indotto anche a seguito di un piano industriale presentato a seguito della grande mobilitazione, pieno di criticità e fragilità", fa notare il parlamentare.

"Uno stabilimento in salute ed equilibrio finanziario non può essere chiuso dal giorno alla notte - ha detto il deputato -, senza una concreta e valida motivazione. Per questo motivo continueremo a chiedere, come già prima di me hanno fatto altri colleghi come l’Europarlamentare Nicola Danti, i deputati Toccafondi e Giachetti e la vice ministra Teresa Bellanova, che l’azienda ritiri le proprie intenzioni, costruisca un piano industriale credibile (non un libro dei sogni irrealizzabile e insostenibile) e faccia ripartire lo stabilimento produttivo".

"Ci appelliamo ai ministri del lavoro e dello sviluppo economico affinché richiamino la proprietà, Italcanditi, e il fondo che la controlla, Invest industrial - è l'invito del parlamentare romagnolo, vice presidente dei deputati di Italia Viva alla Camera -, a rispettare le intenzioni rappresentante al momento dell’acquisizione dell’azienda di Marradi e a rispettare la dignità del lavoro di queste persone". 

"Qui ci sono una storia, una tradizione e una competenza uniche che si sono sviluppate attorno alla lavorazione della castagna: dietro ai numeri degli occupati, dei bilanci, dei dati economici, ci sono persone, famiglie, destini che non possono essere sacrificati in nome di non si sa bene quale motivo", ha concluso.

Gruppo NonUnadiMeno Mugello:

In rappresentanza dei nodi di NUDM Mugello e NUDM Firenze, oggi, 11 febbraio, siamo venute a Marradi a portare la nostra solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori dell'Ortofrutticola di Marradi in lotta per non perdere il loro lavoro.

La decisione della proprietà della fabbrica di delocalizzare la produzione di marron glacé, eccellenza di Marradi nel territorio della bergamasca, è un fatto grave. In un momento di crisi economica e sociale così profonda, come quella che stiamo vivendo, principalmente ma non solo, a causa della pandemia, difendere l'economia dei territori e mantenere i posti di lavoro, soprattutto quelli delle donne, che sono state le più colpite in questi ultimi 3 anni tra un lock down e un green pass, è assolutamente un dovere. La nuova proprietà del nord Italia, che da circa un anno o poco più ha acquistato lo stabilimento e il marchio, ha deciso di portarsi tutto a casa propria e delocalizzare la produzione. Non si tratta di portare all'estero la produzione col ricatto di diminuire i costi del lavoro, ma semplicemente spostarla a casa propria, riducendo la spesa e...la concorrenza. Questo però vuol dire lasciare a casa 90 persone, di cui 80 sono donne, a Marradi, un territorio principalmente agricolo/forestale dove le possibilità di trovare un altro impiego sono praticamente inesistenti. Gran parte dell'economia della valle del Lamone si fonda proprio sulla tipicità della produzione del “marron buono del Mugello".

La fabbrica di marroni per noi deve rimanere a Marradi e la produzione non deve essere ridotta o trasformata, altrimenti in poco tempo andrebbe in perdita e chiuderebbe per morte naturale. Siamo solidali e sosteniamo la lotta delle donne di Marradi contro la delocalizzazione della produzione: lavoro, per tutte, significa autostima, indipendenza e autodeterminazione; perdere il lavoro è una grande forma di violenza! Anche contro questa forma di violenza scioperiamo l’Otto marzo!!!

#8Mscioperopertutt!

#L’ottomarzolotto!
NUDM-Mugello

Clicca qui invece per la mozione del centrodestra Mugello Alto Mugello in Unione dei Comuni:

 

 

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