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Intervista a Paolo Caramalli presidente del Lions Club Mugello

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Intervista a Paolo Caramalli presidente del Lions Club Mugello Intervista a Paolo Caramalli presidente del Lions Club Mugello © n.c.
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I lettori del Sito Web OK!Mugello avranno letto l’ampio resoconto realizzato dal collega Saverio Zeni sul passaggio della campana in seno al Lions Club Mugello, cerimonia avvenuta domenica 15 giugno 2014 nella splendida cornice della Fattoria Il Palagio di Scarperia, con protagonisti il presidente uscente Ing. Luca Lelli e il presidente entrante Dott. Paolo Caramalli, funzionario statale nel settore forestale. Come è nostro costume, scambiamo qualche parola con il neo presidente di questa associazione filantropica che proprio in questi giorni ha tagliato i 36 anni di attività essendo stata fondata il 31 luglio 1978 da un gruppo di amici mugellani. Caro Paolo, tante persone che stanno al di fuori del mondo Lions pensano che l’associazione non sia altro che un gruppo di amici che si ritrovano esclusivamente per convivi e chiassose tavolate. È questa la realtà oppure non è così? ...se così fosse stato non avrei mai accettato di entrare a farne parte! In realtà, essere invitato a far parte del Club e arrivare addirittura a diventarne Presidente sono stati per me due grossi onori e due autentiche soddisfazioni proprio per la natura, gli scopi e l'etica che ispirano la International Association of Lions Clubs e quindi anche il sodalizio mugellano. Nel Lions si trovano persone che hanno deciso di condividere e portare avanti un fine associativo ispirato a valori sempre più importanti in una società come la nostra dove il declino morale e materiale avanza e incombe sulla società con sempre maggior virulenza. Onestà nel lavoro, correttezza nei rapporti col prossimo, amicizia tra i soci, disponibilità al servizio, filantropia e altruismo verso i bisognosi, sviluppo della leadership e atteggiamento costruttivo sono le parole d'ordine. Forse chi ci rappresenta in maniera diversa non ha avuto la possibilità di conoscerci per quello che siamo e per quello che facciamo. Per questo motivo invito tutti a partecipare alle nostre iniziative, sempre ispirate al nostro motto: We Serve! Come tutti, infatti, anche noi abbiamo pregi e difetti, cose che funzionano e aspetti che devono essere migliorati ma nel complesso credo che il bilancio sia positivo e in ogni caso siamo aperti ad accettare anche le critiche che talvolta possiamo meritare. La nostra è un'associazione internazionale che pur avendo sede negli Stati Uniti (Oak Brook, Illinois) è ramificata in tutto il pianeta: 46.000 Clubs e oltre 1,35 milioni di soci distribuiti in 191 Stati. Non per vanagloria, ma per rendere l'idea di quanto vasto sia il “mondo Lions” mi piace ricordare che nel 2007 un'indagine condotta dal Financial Times in collaborazione con le Nazioni Unite ha classificato la nostra Fondazione (LCIF-Lions Clubs International Foundation) al primo posto tra tutte le ONG esistenti al Mondo. L'efficienza finanziaria della Fondazione, in particolare, ha fatto sì che pressoché il 100% del denaro raccolto giungesse effettivamente alla destinazione finale. Del resto, i Lions non campano con la beneficenza perché hanno un proprio lavoro. I nostri soci si pongono al servizio delle proprie comunità locali col preciso intento di migliorarle con integrità morale ed energia. Spesso quando si riunisce un Lions Club i problemi si riducono e le comunità migliorano. Ci piace pensare che un mondo senza Lions sarebbe un mondo un po' peggiore. Lo statuto dei Lions Club prevede che ogni anno la struttura dirigenziale (Presidente e Consiglio Direttivo) venga cambiata. Secondo il tuo modo di vedere, è giusto operare in questo senso?   La trovo una cosa meravigliosa, per quanto onerosa in termini d'impegno per noi soci. Da un lato cambiare l'assetto organizzativo ogni anno porta ad una fisiologica fase di stallo durante e subito dopo il passaggio delle consegne che tradizionalmente avviene nel mese di giugno. Dall'altro lato, però, consente un ricambio continuo dello staff con grossi benefici in termini di freschezza, idee e voglia di fare: un anno passa velocemente e se hai a cuore qualcosa da realizzare devi correre. Inoltre, questo modo di operare permette di non far gravare eccessivamente l'attività associativa sulla sfera familiare e su quella lavorativa che possono soffrire in caso di impegni prolungati nel tempo. Essere soci di un Lions Club e contribuire alla riuscita delle iniziative che vengono proposte non è e non deve diventare un lavoro ma rimanere volontariato allo stato puro, condito da quel pizzico di amicizia e di cameratismo che rendono piacevole realizzare le cose assieme. Da alcuni anni il Lions Club Mugello, come del resto gli altri Clubs di servizio affini, si è concentrato sul sociale promuovendo attività che vanno a beneficio di associazioni che operano in molteplici settore (vedi Assomis, A.V.O., V.A.B...) e questo mi pare sia una funzione molto significativa. Qual’è il tuo parere in merito a questa evoluzione che ha interessato le associazioni di servizio? In questo preciso momento storico al cosiddetto “Terzo Settore”, ossia Associazionismo e Volontariato, viene riconosciuto un ruolo nuovo e molto importante. Da essere una sorta di passatempo nobile, come spesso capitava una volta, il Terzo Settore è divenuto a pieno titolo uno spazio economico da cui non si può più prescindere. Per certi versi si può dire che si stia passando da un “volontariato dilettantistico” ad un “volontariato professionistico”. Sono, infatti, sempre più numerosi e qualificati gli ambiti dove l'associazionismo riesce a supportare se non addirittura a surrogare funzioni che istituzionalmente dovrebbero essere svolte da enti pubblici che invece versano spesso in stato di crisi finanziaria e non solo. I giuristi più raffinati definiscono “sussidiarietà verticale” questo fenomeno, ma io preferisco riferirmi a schemi passati ma semplici ed immediati: a mio modo di vedere significa “aiutarsi l'un l'altro in ogni situazione facendo ognuno quello che può fare” abbattendo steccati ideologici, politici, culturali e talvolta anche personali. Qual’è il percorso che immagini per l'anno nel quale sarai Presidente? Oltre al sociale c’è di più? In generale, il percorso di un'annata lionistica è fatto di eventi programmati e di iniziative che nascono crescono e vengono realizzate strada facendo. Tuttavia, anche nella prossima annata svolgere servizi sarà la nostra attività principale e in tal senso ho rimodulato il nostro motto ufficiale da We Serve! a We Serv...ice! Dal punto di vista quantitativo, oltre ai consueti incontri conviviali che come in ogni associazione portano a riunirsi per celebrare occasioni particolari, il Club proseguirà nella propria attività di charity attraverso l'organizzazione di eventi finalizzati alla raccolta di fondi destinati a opere di beneficenza. Dal punto di vista qualitativo, invece, ritengo che un'associazione come la nostra abbia l'obbligo di dedicare le proprie attività benefiche non solo al settore sociale ma anche a quello culturale. Nello specifico, aderiremo ad alcuni grossi Services internazionali (Raccolta occhiali usati, che saranno sistemati e distribuiti gratuitamente nei paesi in via di sviluppo) e nazionali (Raccolta buste affrancate, che verranno vendute per ricavare somme destinare a opere di beneficienza), oltre a iniziative di carattere più locale. Tra queste ultime un momento importantissimo dell'annata avrà luogo a settembre quando celebreremo la consegna della Charter (Carta di fondazione) al Leo Club Mugello alla presenza di Gianluca Rocchi, Governatore Lions per la Toscana. Da quel momento i nostri giovani amici saranno completamente autonomi da noi, che tuttavia rimarremo sempre al loro fianco per supportarli e consigliarli. Sempre nel periodo autunnale sosterremo l'organizzazione di corsi di BLS pediatrico destinati a maestre, genitori, nonni e baby sitter in collaborazione con la Misericordia e con la Direzione Didattica Statale di Borgo San Lorenzo; presenteremo le ultime migliorie apportate al Parco pubblico Carlo Zoppi dedicato al nostro compianto Presidente che, grazie alla disponibilità del Comune, abbiamo realizzato negli anni passati all'interno della Pineta di Scarperia; promuoveremo la pubblicazione di un importante libro dedicato alla storia del nostro territorio in epoca medievale. Evento tra gli eventi, come da consuetudine degli ultimi anni, sarà la “Notte da Leoni” finalizzata a raccogliere fondi per il Progetto Ippocrate, che diffonde strutture per la medicina di base nelle Missioni africane di Don Poggiali. Si tratta di un'iniziativa assai complessa che richiede il massimo impegno da parte di tutti i soci, che speriamo di riuscire a proporre anche nella primavera 2015 all'interno dell'Autodromo Internazionale del Mugello. Ma il primo e più importante obbiettivo dell'annata sarà rafforzare ulteriormente la coesione del Club e stimolare ogni forma di proficua contaminazione con gli enti e le associazioni esistenti sul territorio. A tale riguardo, caro Aldo, lasciami sottolineare l'importanza di agire in sinergia e in piena collaborazione con realtà affini alla nostra. Mi riferisco in particolare al Rotary Club Mugello che in quest'annata sarà guidato dall'amica Dott.ssa Monica Manfriani. Ci siamo incontrati e abbiamo constatato una forte vicinanza d'intenti tra i sodalizi che abbiamo il privilegio di presiedere pro tempore. Per quanto mi riguarda, e credo proprio che anche Monica possa confermarlo, se non possiamo ancora ritenerci vicini come fratelli, possiamo invece già considerarci buoni cugini!Quest'affinità ci ha spinto a progettare alcune importanti iniziative comuni che vogliamo fortissimamente realizzare nel corso dell'annata. Queste sono le considerazioni dell’amico Paolo Caramalli; i “service” sono tanti, di grande prestigio, morale e sociale, e siamo certi che saranno portati tutti a buon fine per il guadio di chi li riceve e di chi gli allestisce. Positiva secondo il nostro modesto punto di vista una eventuale collaborazione con il Rotary Club Mugello, com’è noto presieduto dalla giovane Monica Manfriani, segno questo di affinità culturale condivisibile che porterà ovviamente i suoi frutti. Gli seguiremo. Per il momento buon lavoro a Paolo Caramalli. Paolo Caramalli a sinistra nuovo presidente del Lions Club Mugello con il presidente uscente Luca Lelli.   La dott.ssa Monica Manfriani presidente del Rotary Club Mugello.    

 

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