Firenzuola © Facebook
Firenzuola potrebbe subire un blocco edilizio a partire da ottobre 2025 a causa dei “pesanti ritardi nell’adozione del Piano Operativo Comunale (POC)”, un procedimento avviato nel 2022 ma ancora lontano dall’approvazione definitiva. A lanciare l’allarme è il gruppo politico Bene Comune Firenzuola, che evidenzia come “il rischio sia reale e avrebbe gravi ripercussioni su cittadini, imprese e agricoltura”.
Il blocco edilizio sarebbe imposto dall’art. 96 della Legge Urbanistica Regionale, che stabilisce lo stop a “nuove costruzioni (abitazioni, stalle, capannoni e persino piccoli annessi a uso hobbistico), ampliamenti e ristrutturazioni con aumento di volume” se, entro tre anni dall’avvio del procedimento – ossia entro ottobre 2025 – il POC non sarà stato almeno adottato.
Nonostante il rischio concreto, la Giunta guidata da Buti, dopo oltre due anni di inattività, ha riavviato l’iter solo nel 2025 e, secondo Bene Comune, “durante l’incontro pubblico del 9 gennaio con cittadini e tecnici, il rischio di blocco non è stato nemmeno menzionato”.
L’interrogazione presentata dal gruppo politico il 20 giugno ha ricevuto “risposte evasive e nessuna data certa”. Di fronte a questa situazione, Bene Comune spiega di essersi “attivata presso la Regione per valutare eventuali margini di deroga”, ma sottolinea che “la situazione resta allarmante”.
Il gruppo conclude con un monito deciso: “Continueremo a vigilare affinché il POC venga finalmente adottato, con trasparenza e il coinvolgimento della cittadinanza. La Giunta tende a minimizzare, ma il rischio è reale: in gioco c’è il futuro edilizio ed economico di Firenzuola”.


