Gaza © Jehad Al-Sharafi
Durante il Consiglio Comunale di Firenzuola tenutosi il 20 giugno, è stato presentato un Ordine del Giorno per assumere una posizione istituzionale chiara e responsabile sulla crisi israelo-palestinese, riesplosa tragicamente con l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 e la conseguente offensiva israeliana su Gaza.
Il documento, proposto dalle forze di opposizione, si proponeva di:
- Condannare la violenza contro i civili da entrambe le parti,
- Sottolineare il rispetto del diritto internazionale umanitario,
- Promuovere una soluzione diplomatica duratura.
Cinque erano gli impegni richiesti al Consiglio:
- Condanna esplicita dell’attacco terroristico di Hamas e dei bombardamenti indiscriminati su Gaza;
- Solidarietà a tutte le vittime civili, senza distinzione;
- Appello per un cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi e l’apertura di corridoi umanitari;
- Richiesta al Governo e all’Unione Europea di intensificare gli sforzi diplomatici;
- Promozione del dialogo e condanna di antisemitismo, islamofobia e razzismo.
Nonostante il carattere equilibrato e ispirato ai valori costituzionali, il documento è stato respinto dalla maggioranza, che ha tentato persino di evitarne la discussione, ritenendolo “non pertinente”. Una posizione che ha sollevato perplessità, soprattutto considerando che in passato lo stesso gruppo di maggioranza aveva portato in aula argomenti di carattere religioso come la Festa di Natale all’Istituto Europeo – evidentemente, in quel caso ritenuti pertinenti.
«È un fatto grave – commentano i consiglieri promotori – che un tema così rilevante e profondamente umano venga respinto senza nemmeno la volontà di discuterlo seriamente. Il silenzio, in certi casi, è una forma di complicità».
L’audio integrale della seduta è disponibile a questo link (dal minuto 1:24:24 al 1:33:40) per permettere ai cittadini di ascoltare direttamente quanto accaduto. L’unica componente della maggioranza che ha votato a favore è stata ringraziata pubblicamente per aver “seguito la propria coscienza e non un ordine di scuderia”. «La politica – concludono dall’opposizione – deve saper affrontare con coraggio i grandi temi umani e internazionali, altrimenti perde il suo significato più profondo».
