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Firenze dedicherà un luogo pubblico a Edoardo Speranza

Approvata dalla giunta comunale la delibera proposta dall’assessore Martini.

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Edoardo Speranza avrà un luogo a lui dedicato a Firenze Edoardo Speranza avrà un luogo a lui dedicato a Firenze © wikipedia
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La giunta comunale di Firenze ha approvato la delibera di indirizzo presentata dall’assessore alla toponomastica Alessandro Martini per dedicare un luogo pubblico a Edoardo Speranza.

“Si tratta del primo passo della procedura - spiega l'Assessore - ma la strada è tracciata. Presto Firenze avrà un luogo dedicato a una figura davvero importante e strettamente legata alla nostra città, in particolare alla sua cultura e alla sua arte e molto attivo anche nel mondo della solidarietà. Sono particolarmente contento di poter annunciare questa decisione proprio nel giorno in cui avrebbe festeggiato il compleanno”.

Scomparso nel 2014, Edoardo Speranza era infatti nato il 14 novembre 1929. Avvocato dalla forte passione politica, ha militato nella Democrazia Cristiana entrando in consiglio comunale a fianco di Giorgio La Pira. Fu assessore alla cultura della giunta Bargellini nei giorni dell’alluvione, parlamentare dagli anni Sessanta e sottosegretario in cinque governi.

Finita l’esperienza romana, Speranza fu presidente di Findomestic e nel 1993, entrò nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Nella Fondazione è diventato vice presidente e, nel novembre 2004, presidente.

Molto legato a Firenze, si è sempre impegnato per l’arte e la cultura. Fu presidente dell’Opera Medicea Laurenziana e del Conservatorio di Santa Maria degli Angeli; fu tra i fondatori della rassegna del documentario Festival dei popoli e, durante la presidenza dell’Ente Cassa, si ricordano il recupero del patrimonio legato alle ville Bardini e Peyron restituite al pubblico dopo un intervento lungo e di grande impegno economico per l’Ente Cassa. Dopo le dimissioni per motivi di salute avvenute nel 2009, fu nominato presidente onorario carica che ricoprì fino alla scomparsa.

E' la figlia Camilla a ringraziare l'amministrazione per la decisione di onorare la figura del padre.
"La mia famiglia è lieta e grata all'Assessore Alessandro Martini e al Comune di Firenze del riconoscimento che la città di Firenze ha deciso di tributare a nostro padre. Gentiluomo di nascita e di costumi, profondamente innamorato di Firenze, nostro padre era un combattente mite per il bene delle persone. Forse apparteneva più alla gente che ai suoi familiari.
Ci ha educato al Bello e ci ha insegnato l'amore verso Dio, per la famiglia, per lo studio, per il lavoro indefesso, per l'arte, per la cultura, per la campagna e per i libri, che amava leggere e fare pubblicare.
Era un uomo di fede, profondamente innamorato della mamma, dei suoi due figli, dei suoi sei nipoti e delle sue tre sorelle. Mettendo sempre al centro la fede, il papà ha dato alla cultura la massima importanza, valorizzando tutto quanto di bello è raccolto in un convento, in una chiesa, in un museo, in una villa, in un giardino, in una esposizione d'arte, in città o in periferia, accogliendo con lungimiranza suggerimenti o proposte del clero, delle soprintendenze, dei direttori di museo, del comune.
Ha aiutato tante famiglie e ha fatto del bene a Firenze e in Italia e nel mondo con onestà e intuito, portando sempre Firenze nel cuore. Il papà era uno statista, un uomo onesto, equilibrato e generoso, che si è speso per gli altri. Credeva molto nelle figure femminili e riconosceva l'intelligenza delle donne, cui ha sempre affidato compiti di rilievo durante i suoi sessanta anni di attività forense, politica, finanziaria e culturale. Come ha ricordato il Vescovo ausiliario al funerale: 'Edoardo Speranza era un uomo che serviva la politica, non se ne serviva'. Nostro padre a sei anni dalla scomparsa merita un grande riconoscimento e un luogo idoneo nella sua Firenze.
Confido che mio fratello ed io sapremo portare avanti il suo nome e i suoi valori, ora che ci protegge insieme alla mamma dall'alto dei cieli."


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