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Figline e Incisa Valdarno passa alla Taric, scoppia la protesta dei cittadini

Dal 1° gennaio 2026 entra in vigore la tariffa corrispettiva sui rifiuti. In piazza circa 200 persone contro la decisione del Comune commissariato

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Taric Taric © No Taric
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Dal 1° gennaio 2026, nel Comune di Figline e Incisa Valdarno entrerà ufficialmente in vigore la Tariffa corrispettiva rifiuti (Taric), che sostituirà l’attuale TARI. La decisione è stata formalizzata il 30 dicembre 2025 con l’approvazione del Regolamento comunale, adottato dall’Amministrazione attualmente guidata dalla Commissaria prefettizia.

Il provvedimento conclude un percorso avviato negli anni precedenti e previsto dagli strumenti di programmazione dell’ente, in attuazione delle indicazioni dell’Autorità d’Ambito Toscana Centro, competente in materia di gestione dei rifiuti. Il nuovo sistema interesserà oltre 10mila utenze, tra domestiche e non domestiche.

Come funziona la Taric e cosa cambia per i cittadini

A differenza della TARI, la Taric introduce una misurazione puntuale dei rifiuti conferiti, incidendo direttamente sulla parte variabile della bolletta. Il calcolo non dipenderà più soltanto da superficie dell’abitazione e numero dei residenti, ma anche dai comportamenti di conferimento, con l’obiettivo dichiarato di rendere la tariffa più equa e incentivare la raccolta differenziata.

Per questo motivo è prevista la consegna di nuovi kit dotati di sistemi di rilevazione (“Tag”) che associano i conferimenti alla singola utenza. I vecchi contenitori dovranno essere restituiti o non più utilizzati. Il termine per il ritiro gratuito dei nuovi kit è stato prorogato al 31 gennaio 2026.

Contestualmente entrerà in vigore anche un nuovo calendario di raccolta porta a porta, operativo dal 5 gennaio 2026, con alcune modifiche nei colori delle frazioni in adeguamento alla normativa nazionale. La Commissaria ha assicurato che il Comune continuerà a monitorare l’attuazione del sistema, prevedendo agevolazioni e tutele per le fasce più fragili, analogamente a quanto già avveniva con la TARI.

La protesta: nasce il Comitato No Taric

L’approvazione del Regolamento ha però acceso il dibattito sul territorio. Nel pomeriggio precedente all’adozione formale dell’atto, circa 200 cittadini hanno partecipato a una manifestazione davanti al palazzo municipale, promossa dal neonato Comitato contro la Taric di Figline e Incisa Valdarno. Dopo il presidio in piazza, i manifestanti si sono spostati nella sala consiliare, chiedendo di fermare o rinviare l’introduzione della nuova tariffa. Alla mobilitazione hanno preso parte anche alcuni consiglieri comunali di opposizione, che nelle scorse settimane avevano tentato di impedire che il Consiglio si esprimesse sul provvedimento.

Le richieste dei cittadini: “Decisione da rinviare al prossimo Consiglio comunale”

Al centro della protesta, la richiesta di sospendere l’entrata in vigore della Taric e demandare la decisione al futuro Consiglio comunale che sarà eletto dopo la fine del commissariamento. Il portavoce del Comitato, Giampietro Saviano, ha espresso amarezza per la mancata presenza della Commissaria prefettizia durante la manifestazione:

«Vogliamo sollecitare il Commissario prefettizio a sospendere ogni decisione in merito all’approvazione della Taric. Sembra però che la Commissaria non voglia ripensarci. Noi siamo qui per far sentire la nostra voce e chiediamo che questa decisione venga rimandata».

Un tema destinato a restare al centro del confronto

Il passaggio alla Taric, già adottata in altri Comuni toscani, si conferma così un tema fortemente divisivo anche a Figline e Incisa Valdarno. Da una parte l’Amministrazione commissariata rivendica la coerenza del percorso normativo e gli obiettivi di equità e sostenibilità; dall’altra una parte della cittadinanza chiede maggiore condivisione politica e istituzionale, ritenendo la scelta troppo rilevante per essere assunta in una fase di gestione straordinaria dell’ente. Il confronto, secondo quanto emerso, è destinato a proseguire anche nei prossimi mesi, mentre il nuovo sistema di tariffazione si avvicina alla sua entrata in vigore.

 

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