il cartello del cantiere in piazza Goldoni © Facebook
Firenze, meta d’arte, storia, cultura e bellezza, sa come farsi amare e come mostrarsi in tutta la sua scintillante eleganza ai molti (troppi) turisti mordi e fuggi che vogliono viverla, almeno il tempo di un selfie.
Ma Firenze vive d’arte, storia, cultura e bellezza anche nei suoi cittadini: notoriamente critici e brontoloni, sì, ma proprio per questo — e per la consapevolezza di abitare una delle città più belle del mondo — non sopportano più l’incompetenza, l’approssimazione e la sciatteria a cui l’attuale amministrazione sembra averli abituati.
È dalle piccole cose che si giudica, dice un vecchio adagio sempre valido. E in effetti, ciò che segnalano i cittadini è sotto gli occhi di tutti: i (troppi) cantieri che devastano e paralizzano Firenze anche d’estate — come se a Palazzo Vecchio nessuno si fosse accorto che ormai non tutti “vanno al mare” dopo la chiusura delle scuole — sono il simbolo del caos, ma anche di una gestione approssimativa e disattenta. Di chi fa senza sapere cosa sta facendo. E di chi dovrebbe controllare, ma non lo fa.
Lo dimostrano le immagini che pubblichiamo: da un lato, l’ennesimo cantiere aperto in piazza Goldoni; dall’altro, un’area all’apparenza abbandonata in viale Corsica, trasformata in una pericolosa discarica a cielo aperto.
Galleria fotografica
Bastano queste foto. C’è poco altro da aggiungere.


