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Il Cardinale Ernest Simoni in visita alla comunità del Covigliaio

Lo scorso Natale il Porporato ha ricordato il 60° anniversario dall'arresto avvenuto nell'Albania del regime comunista ateo del dittatore...

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Il Cardinale Ernest Simoni Il Cardinale Ernest Simoni © NN
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Grande festa presso la Chiesa di San Matteo a Covigliaio dove grande concorso di popolo ha accolto con festante gioia il Cardinale Ernest Simoni, che sfidando il freddo dell'inverno, in una bella giornata baciata dal sole, con i suoi 95 anni compiuti da pochi mesi si è recato sulle montagne del  firenzuolino. Alla Celebrazione Eucaristica concelebrata da don Apollinaire Phngi Ngoma erano presenti le massime autorità cittadine il Sindaco di Firenzuola Giampaolo Buti con il gonfalone, i militari della locale Stazione Carabinieri, i Carabinieri Nucleo Forestale ed il  personale della Polizia Municipale.

Al presule nell'agosto scorso al termine della Santa Messa celebrata sul Monte Gazzaro, alcuni fedeli  gli domandarono di poter visitare il popolo del Covigliaio e celebrare la Santa Messa nella Chiesa di San Matteo e padre Ernest - come ama essere chiamato - ha mantenuto oggi la promessa.

Lo scorso Natale il Porporato ha ricordato il 60° anniversario dall'arresto avvenuto nell'Albania del regime comunista ateo del dittatore Enver Hoxha, il quale più volte lo condannò a morte, pena poi commutata a carcere a vita, scontando poi ingiustamente 30 anni di detenzione tra prigionia e lavori forzati nelle miniere e nelle fogne .

Il Santo Padre Francesco, creandolo Cardinale nel novembre del 2016, lo ebbe a definire “Martire Vivente”; lo scorso Natale, nell’anniversario dell’arresto, presiedendo la Santa Messa nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Pontefice con una lettera trasmessa, di cui è stata data lettura in Duomo da parte dell’Arcivescovo, lo ha definito "Icona gioiosa dell’amore di Gesù Buon Pastore, che ha offerto la vita in sacrificio per tutti".

"Ringrazio il Signore per avermi quest'oggi condotto nuovamente in Mugello - ha affermato il Cardinale  - tra le vette dell'Appennino che tanto mi ricordano le montagne della mia Albania, dove durante il ministero sacerdotale ho servito il popolo, predicando la salvifica Buona novella alla luce del Vangelo per la salvezza delle anime. Ringrazio con tutto il cuore tutti coloro che si sono tanto adoperati con amore per organizzare il nostro incontro e tutto il popolo che mi ha accolto con calore ed affetto. Il Signore possa guidare i nostri passi in questo pellegrinaggio terreno proiettati alla Vita Eterna e rimeritare tutti per le opere di carità e per il bene profuso verso il prossimo più bisognoso”.

“È stata una bellissima Celebrazione,  ha affermato il Sindaco di Firenzuola - ci ha molto colpito  l'instancabile  forza del Cardinale nella preghiera. Grazie veramente al Cardinale Simoni per la visita, un ringraziamento a tutti gli organizzatori; per la comunità del Covigliaio resterà una giornata da ricordare".

Il Porporato prima di lasciare il paese ha ricevuto in dono un cesto con prodotti tipici del territorio, e non sottraendosi alle fatiche dell'età, con il suo zelante apostolato, si è poi trattenuto a lungo a parlare sul sagrato della Chiesa con i fedeli venuti da tutto il Mugello per incontrarlo.

Presente anche una folta rappresentanza del popolo schipetaro, residenti ormai da anni in Mugello, che con le lacrime agli occhi hanno salutato padre Ernest, rammentando i duri anni della persecuzione in Albania e domandando al Cardinale eventuali notizie di alcuni loro familiari volati al cielo detenuti insieme a lui.

Il Presule prima di lasciare la comunità del Covigliaio e fare ritorno in Firenze è stato accompagnato allo storico Alimentari della “famiglia Martelli”, dove è stato accolto dalla signora Giulia Bianconcini che la scorsa estate ha compiuto 100 anni e da tutti i famigliari. Nonna Giulia si è commossa nell'incontrare il Porporato affermando che mai avrebbe pensato in tutta la sua vita di avere ospite presso il loro esercizio “il Poggetto” un Cardinale. 

Erano presenti tanti bambini con famiglie e Padre Ernest non si è sottratto alle tante foto a ricordo della storica visita, ascoltando con paternità tutti e benedicendo coloro che lo desideravano.

 

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