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Misure contro la crisi. Romagnoli spiega l'astensione sull'Odg a Borgo

Da parte del gruppo Borgo in Comune c'è stato anche un voto contrario. Ecco perché spiegato da Leonardo Romagnoli

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Romagnoli. Borgo in Comune Romagnoli. Borgo in Comune © N.c.
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Scrive questa mattina (domenica 29 novembre) Leonardo Romagnoli, di Borgo in Comune in merito all'ordine del Giorno che era stato presentato dal Gruppo consiliare Centrosinistra per l’Unione Mugello Democratici e Socialisti (clicca qui): Nell'ultimo consiglio dell'Unione il gruppo di maggioranza ha presentato un importante ordine del giorno sulle azioni di sostegno economico e sociale per la crisi causata dal Covid -19 individuandone alcune che dovrebbero essere portate avanti a livello nazionale, come il potenziamento degli ammortizzatori sociali anche per quelle aziende oggi non coperte da questi provvedimenti, per i professionisti e lavoratori autonomi senza dimenticare il sostegno al reddito per persone e famiglie in situazioni di precarietà economica. Purtroppo sono molti di più di quanto si pensi i rapporti di lavoro irregolari e precari e le prestazioni non coperte da nessuna forma di contratto che non possono trovare ristoro dalle decisioni prese fino a questo momento.

In tal senso il documento invita ripensare il reddito di cittadinanza ed emergenza proprio per combattere la povertà semplificandone le procedure e con un rapporto più diretto con i comuni.

Ripensare gli strumenti per valutare la situazione economica come l'Isee che non fotografano la situazione in “tempo reale”.

Un altro settore fondamentale è quello del contributo per gli affitti che va potenziato per evitare la crescita delle morosità incolpevoli anche in questo caso con una semplificazione delle procedure burocratiche.

Si tratta di richieste di buon senso per migliorare la capacità di intervento degli enti locali sul fronte sociale e dell'emergenza.

Allora perché Mugello in Comune si è astenuto (con un voto anche contrario) ?

Perché come sempre anche nei documenti più importanti vengono inserite richieste, secondo noi non necessarie, che non hanno attinenza con le finalità del documento stesso.

Nella parte in cui il documento si rivolge agli amministratori locali (presidente e giunta dell'Unione) si chiede di avviare un tavolo tra comuni e Società della salute “ al fine di prevedere nel territorio di competenza un percorso di rilevazione e valutazione dei dati relativi a singoli e famiglie che accedono ai servizi pubblici o alle associazioni del Terzo Settore per accedere a misure di sostegno economico o di beni di prima necessità (esonero dal pagamento dei servizi, contributi economici, pacco alimentare, presidi sociali) con la restituzione periodica dei risultati e delle evidenze emerse, per prendere coscienza della situazione in Mugello e per iniziare un percorso mirato di ascolto e inclusione dei soggetti più fragili coinvolti nella crisi post Covid – 19”.

Per questo si chiede anche di coinvolgere il mondo dell'associazionismo e del terzo settore “ per costruire reti, percorsi e risorse con gli strumenti della progettazione sociale partecipata. “

Anche in questa crisi il ruolo del volontariato è stato determinante per riuscire di affrontare le situazioni più difficili e raggiungere anche le persone che avevano più difficoltà a rivolgersi agli enti locali, ma proprio per questo sarebbe altrettanto necessario potenziare le capacità di intervento in campo sociale da parte dei comuni iniziando da un aumento del personale dedicato al sociale e ai rapporti con famiglie e cittadini in situazioni di precarietà.

Ma il punto dolente è il penultimo dove si invita “a velocizzare al massimo l’attuazione di opere pubbliche al fine di sostenere l’economia del Mugello.” Quali sono queste opere? quali sarebbero le procedure da velocizzare? Quale sostegno verrebbe all'economia mugellana?

In alcuni interventi si è parlato delle opere connesse all'accordo per i lavori ferroviari come il superamento dei passaggi a livello, lavori che sono già in corso e già calendarizzati dall'accordo sottoscritto a suo tempo. Alcune di queste opere, il passaggio a livello di Vicchio per esempio, presentano una complessità che nessuna velocizzazione potrà superare. Oppure tra le opere ci può essere anche l'impianto eolico di Villore? Il tubone di Bilancino che, nonostante la presa di posizione dei sindaci, continua a figurare le pacchetto dei progetti che Firenze vuol presentare sul recovery Fund? Altre opere che richiedono una valutazione di impatto ambientale? o della Soprintendenza ai beni culturali, architettonici e paesaggistici?

Era stato chiesto di togliere questo rigo per un voto unitario ma la richiesta è stata respinta. Per questo il voto è stato di astensione ( e uno contro) non certo per il contenuto complessivo del documento. Vorremmo ridurre la povertà senza impoverire il territorio.
Leonardo Romagnoli

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