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Legalità. Stamani il Procuratore Sangermano ha incontrato gli studenti del Chino Chini

Il Procuratore della Repubblica per i minorenni di Firenze

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La foto di gruppo in occasione dell’iniziativa La foto di gruppo in occasione dell’iniziativa © Istituto Chino Chini
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 Il Procuratore della Repubblica per i minorenni di Firenze Dott. A. Sangermano ha incontrato le studentesse e gli studenti delle classi prime e seconde dell’istituto Chino Chini. Questo il racconto della mattinata tracciato dalla scuola:

Gli studenti e le studentesse delle classi prime e seconde dell’IIS Chino Chini di Borgo San Lorenzo, accompagnati dai loro docenti, hanno incontrato, stamattina, presso l’Auditorium, il Procuratore della Repubblica per i minorenni di Firenze A. Sangermano, accolto dal Dirigente Scolastico Gian Lodovico Miari, nell’ambito delle iniziative promosse dal Progetto di Istituto “Legalità e cittadinanza attiva”.

L’incontro si è svolto alla presenza della Dirigente Ufficio Territoriale di Firenze Susanna Pizzuti, dei rappresentanti delle Istituzioni e delle Autorità locali, dei genitori e della consulta dei genitori, del Direttore della Società della Salute Mugello e di alcuni Dirigenti Scolastici dell’Ambito 5 di Firenze.

Il Procuratore ha affrontato i temi del bullismo, del cyberbullismo, della legalità, rivolgendosi direttamente ai ragazzi e alle ragazze presenti che lo hanno ascoltato con attenzione alternando momenti di vera commozione. Ha invitato i nostri giovani a “non essere mai violenti”, a “misurare sempre lo scherzo” perché “anche lo scherzo diventa una lama” e a non “rivolgere mai uno sguardo discriminatorio” a chi abbiamo di fronte. 

La forza non può essere la misura di tutte le cose e la fragilità non è segno di inferiorità basti pensare alla fragilità di Michelangelo, Caravaggio e Medea.

Il messaggio che ha voluto lanciare è che accanto ai diritti ci sono i doveri il primo dei quali è il dovere alla legalità, al rispetto, al rigore comportamentale e morale. I giovani devono essere consapevoli dell'altro, del valore della persona.

Infine un ricordo e un ritratto struggente di Giovanni Falcone,  Francesca Morvillo, Paolo Borsellino. Il Procuratore ha ricordato “sono entrato in magistratura ammirando la figura di Giovanni Falcone” ed ha esortato tutti ad avere sempre un progetto e a realizzarlo con passionericonoscendo e affermando la “forza del diritto”.

Il prossimo 23 maggio ricorre il XXX anniversario delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio nelle quali morirono i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e i poliziotti della scorta: che la memoria sia di tutti!

IIS Chino Chini

 

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