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Barberino aderisce al distretto castanicolo ma respinge la diretta streaming dei consigli comunali

Diversa sorte ha avuto, invece, la mozione proposta dal Centrodestra per Barberino, che chiedeva l’attivazione...

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Alberto Lopez Alberto Lopez © Forza Italia Toscana Coordinamento Provincia di Firenze
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Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale di Barberino di Mugello, tenutasi il 30 ottobre presso la Sala consiliare Sandro Pertini, è stata approvata all’unanimità l’adesione del Comune al distretto castanicolo rurale, iniziativa volta alla valorizzazione del marrone e delle eccellenze agroalimentari locali. La decisione, sostenuta dalla maggioranza e condivisa anche dalle opposizioni, è stata accolta come un passo significativo per la promozione del territorio e dei suoi prodotti, pur con alcune riserve legate ai costi e all’efficacia futura del progetto.

Diversa sorte ha avuto, invece, la mozione proposta dal Centrodestra per Barberino, che chiedeva l’attivazione del servizio di diretta streaming delle sedute consiliari per favorire trasparenza, partecipazione e accesso alle informazioni da parte dei cittadini. La proposta, nonostante il sostegno del resto dell’opposizione e la disponibilità di apparecchiature già installate per le videoconferenze, è stata respinta dalla maggioranza del Partito Democratico. Tale scelta ha suscitato critiche da parte dei gruppi di minoranza, che hanno sottolineato la necessità di adeguare la comunicazione istituzionale ai tempi e agli strumenti digitali moderni.

Nello stesso Consiglio è stata approvata, con voto unanime, un’ulteriore mozione relativa al ripristino del patrimonio stradale comunale in seguito ai lavori di posa della fibra ottica. Sul tema, la capogruppo di Fratelli d’Italia Silvia Castellani ha ribadito la responsabilità dell’Amministrazione comunale nel garantire manutenzione e decoro urbano costanti, sottolineando che tali interventi non devono essere legati solo a situazioni di emergenza.

La seduta ha così evidenziato un doppio orientamento politico: da un lato, la volontà condivisa di valorizzare le risorse agricole e paesaggistiche del territorio; dall’altro, la persistenza di una distanza tra maggioranza e opposizione sul fronte della trasparenza istituzionale e della comunicazione con la cittadinanza.

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