Lino Falugiani © Ok!Valdisieve
Sono passati 48 giorni dall’ultima volta che Romelia Giannelli ha visto il marito, Lino Falugiani, scomparso il 21 luglio nei boschi tra Castagno d’Andrea e il Monte Falterona. Nonostante le continue e approfondite ricerche svolte dai volontari e dalle forze dell’ordine, di Lino non si è trovato traccia. Niente che possa far ricostruire come siano andate veramente le cose quella mattina di metà luglio. A distanza di quasi due mesi Romelia non ce la fa più e decide ancora una volta di lanciare tramite Ok!Valdisieve un appello nella speranza si possa ancora cercare tra le felci e il bosco il suo Lino:
“La morte sarei in grado di accettarla ma una scomparsa no, non riesco a darmi pace", confessa Romelia Giannelli. "Ormai - continua - siamo anziani; io ero il ‘cerotto di casa ’, come dicevo sempre a Lino. Mi appoggiavo a lui benché per tutti io fossi quella più forte della coppia, perché più estroversa. Non riesco a pensare ad altro, non faccio altro che sognarlo e vedermelo apparire che è ritornato a casa, che è tornato da me. Non posso pensare che un uomo con la sua forza, così capace di muoversi tra i boschi, si sia dissolto nel niente senza lasciare un indizio”.
“Mi appello nuovamente alla cittadinanza di San Godenzo che ha fatto tanto per me in questa situazione e che ringrazio con tutto il cuore. A loro mi rivolgo, che più di tutti conoscono il territorio, affinché non ci si dimentichi di quello che è stato; perché ancora si possa tenere viva la speranza di ritrovare qualcosa della sua persona a cui potermi attaccare. Vi prego concittadini, vi prego Amministrazione continuate a cercare il mio Lino nei nostri boschi ! Se fosse possibile tagliare un po’ di bosco, un po’ di felci nei punti strategici delle ricerche effettuate ai fini di perlustrare meglio. So che è già stato fatto tanto ma io non posso restare qui inerme ad aspettare. Mi sento sola ed abbandonata, mi manca Lino e ho bisogno di fare chiarezza per mettere in pace la mia anima”, conclude la donna.
