Andrea Masetti © Ok!Valdisieve
Da Rufina una storia di solidarietà che fa rimanere a bocca aperta, una di quelle esperienze che fin quando davvero non le vivi non le puoi comprendere. Quella della Famiglia Masetti che, grazie a migliaia di persone, sono riusciti a strappare da una brutta esperienza un sorriso e la conoscenza di un senso di comunità che mai si sarebbero prima di adesso aspettati.
La storia parte questo Gennaio quando la vita di Andrea, titolare di un ortofrutta a Rufina assieme alla moglie, viene di punto in bianco stravolta. Un giorno mentre stava tornando dal mercato ortofrutticolo, dove si reca per rifornire il negozio, all'improvviso nota una riga in mezzo alla carreggiata e comprende che la sua vista stava sdoppiando. Decide dunque di recarsi in Pronto Soccorso, un primo sintomo infatti si era manifestato un anno prima con la comparsa di quella che i medici credevano fosse una forte sinusite. Il medico lì si accorge della presenza di un problema neurologico. "Da lì - spiega la figlia Esther a Ok!Valdisieve - iniziamo una serie di controlli di approfondimento e scoprono una massa nella scatola cranica nella zona vicino allo zigomo. Un punto difficile e dunque inoperabile. Inizialmente non sapevano bene cosa fosse ma avevano escluso si trattasse di un tumore maligno"
"Poi la pandemia ed il lockdown e una serie di controlli vengono rimandati. Viene infine fatta la biopsia e purtroppo i risultati, arrivati solo un mese dopo, hanno dato l'esito non sperato. Era davvero un tumore e per di più alle ossa, un condrosarcoma che si è sviluppato in una zona dove di solito non avviene (il condrosarcoma generalmente appare negli arti, ndr). Nel Centro specializzato di Pavia ci hanno detto che si trattava di uno dei pochi casi trattati nel Centro.", continua la ventunenne.
Andrea è stato operato il 18 Giugno, un 'operazione particolarmente delicata in cui il rischio era anche quello di perdere la vita. Se non lo avesse fatto le aspettative di vita erano di cinque anni. È andata bene perchè buona parte della massa è stata asportata eccetto i punti più delicati che restano inoperabili; tuttavia ha perso l'udito da un orecchio ed ha alcuni problemi di equilibrio. Durante l'estate Andrea ha ricominciato a camminare ed anche a lavorare, un risultato di cui anche i medici sono rimasti sorpresi ed entusiasti. Adesso si trova assieme alla moglie a Pavia dove dovrà vivere per almeno due mesi per sottoporsi al Centro CNAO alla "Androterapia", a differenza della radioterapia tradizionale prevede l'utilizzo di protoni e ioni carbonio.
"In un primo momento - dice Esther - mi sono sentita impotente, mio padre stava male ed io non potevo aiutarlo poi però ho deciso di cambiare mentalità. Ho deciso di fare l'unica cosa che potevo fare. Lo vedevo preoccupato per la questione finanziaria per il negozio chiuso a tempo indefinito, due affitti da pagare (Pavia e quello a Firenze, ndr), il costo degli spostamenti e le spese quotidiane. Volevo che si concentrasse a stare bene e non a preoccuparsi, così ho deciso di fare un tentativo ed aprire una raccolta fondi online sul sito GoFundMe.com (Clicca qui per la raccolta fondi). Il risultato è stato totalmente inaspettato"
L'obbiettivo della raccolta fondi era, infatti, 10.000 euro. In pochissimo tempo è divenuta virale ed in soli due giorni è stato raggiunto l'obbiettivo. In questo momento la somma donata è di oltre 16.000 euro.
"Ancora non riesco a crederci. Non me l’aspettavo e sono senza parole, anche babbo è emozionato perché abbiamo scoperto che ci sono tante persone che vogliono bene e sono disposte a aiutarci. Devo ringraziare dai commercianti, al Comune di Rufina, dalle associazioni agli sconosciuti. Non solo per l'aiuto economico ma anche e sopratutto per chi mi ha anche solo chiamata, scritto o fermata per strada per chiedere se avevamo bisogno di una mano. Grazie" , conclude Esther.


