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Pontassieve, pochi giorni alla 79° commemorazione Eccidio di Pievecchia: per non dimenticare

Cosa successe l'8 giugno 1944

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Strage della Pievecchia Strage della Pievecchia © Comune di Pontassieve
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Giovedì 8 giugno si terrà a Pontassieve, come da tradizione, alla cerimonia di commemorazione del 79° anniversario dell’Eccidio della Pievecchia, quando, l’8 giugno del 1944, quattordici persone furono uccise per rappresaglia a colpi di mitra dai tedeschi. "Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare", ha affermato il Comune. 

La cerimonia si terrà alle ore 10 alla località di Pievecchia e vedrà la presenza, oltre che degli amministratori locali, anche di Aurelio Frulli, Vice presidente nazionale Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (A.N.V.C.G.) e degli alunni e i docenti dell'Istituto Comprensivo Statale di Pontassieve che hanno partecipato al Progetto "A scuola di Memoria" e le classi che hanno aderito al progetto "Adotta un articolo della Costituzione"

Un salto nel passato

L'eccidio ebbe luogo l'8 giugno 1944 come rappresaglia in seguito all’uccisione di un soldato tedesco nel piccolo borgo di Pievecchia, sulle colline di Pontassieve, i tedeschi che occupavano la città rastrellarono e fucilarono a colpi di mitra 14 persone, tra cui due ragazzi di 17 anni, davanti alle loro famiglie e agli altri abitanti. Oggi, sul muro che circonda la Villa che domina il borgo, nel punto in cui i 14 uomini furono trucidati, sono ancora visibili alcuni dei fori dei proiettili, accanto ai quali sono state apposte le lapidi con i loro nomi, per tenerne viva la Memoria.

Per questi tragici eventi al Gonfalone del Comune di Pontassieve è stata conferita la Medaglia di Bronzo al Merito Civile con decreto del 23 dicembre 2005 dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e consegnata ufficialmente dall’allora onorevole Ministro Vannino Chiti. L’onorificenza al Gonfalone rappresenta il riconoscimento alla comunità di Pontassieve, da sempre impegnata in progetti ed iniziative legate al tema della Resistenza e del recupero della memoria storica, per l’impegno ed il ruolo che Pontassieve ha avuto in tutta la lotta di liberazione, per i tanti perseguitati politici e ancora per il sacrificio subito dal paese quando quasi l’80% della città fu bombardata e distrutta e che, nonostante questo, ha saputo rialzare la testa e iniziare un lungo percorso di ricostruzione.

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