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Sanità, nessun medico nelle frazioni montane di Pelago: i cittadini sottoscrivono una raccolta firme. Povoleri: "Essenziale una distribuzione equa dei medici di base"

Il Sindaco di Pelago e candidato per il secondo mandato si è espresso a favore della raccolta firme per medici di base per Paterno, Borselli e Consuma

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Medico Medico © Pixabay
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"Da mesi ormai stiamo chiedendo alle autorità competenti di garantire la presenza dei medici di base nelle frazioni del nostro Comune. Niente si è mosso e per questo qualche settimana fa ho deciso di scrivere al Direttore dell’Usl Centro e all’Assessore regionale alla sanità per chiedere di agire con determinazione per risolvere questo problema urgente. Nonostante sforzi congiunti infatti siamo costretti ad affrontare una carenza di medici di base nei paesi di Borselli, Paterno e Consuma.", ha dichiarato in questi giorni il Sindaco di Pelago e candidato per il secondo mandato Nicola Povoleri

"In una fase iniziale, la carenza di medici  - continua il Primo cittadino - di base era tale da compromettere l'accesso ai servizi sanitari di base per la nostra Comunità. Fortunatamente, sono stati compiuti progressi e alcuni medici sono stati assegnati al nostro Comune. Tuttavia la situazione attuale presenta una nuova criticità: nonostante la presenza di medici di base, essi non stanno operando nelle frazioni più periferiche del nostro territorio. Per questo tanti cittadini si sono mobilitati insieme a noi con una raccolta firme sottoscritta da 400 persone per denunciare la mancanza di presenza medica nelle frazioni di Borselli, Paterno e Consuma che sta causando disagi alla popolazione locale, in particolare agli anziani, che spesso dipendono dai servizi sanitari di base per la gestione delle proprie condizioni di salute."

"Ribadiamo che è inaccettabile avere medici di base assegnati al nostro Comune e non vederli presidiare le frazioni che più necessitano di assistenza medica. La salute dei nostri cittadini, soprattutto quella dei più fragili e vulnerabili, è una priorità assoluta e non può essere trascurata. È essenziale garantire che i medici di base operino in modo equo e distribuito su tutto il territorio comunale, garantendo così un accesso adeguato ai servizi sanitari di base per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro residenza.", conclude Povoleri. 

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