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Morto sul lavoro a Pontassieve, Noferi (M5S Regione): "Le morti sul lavoro non sono né di destra né di sinistra. Occorre fare in fretta"

In merito a quanto accaduto lo scorso giovedì a Sieci è intervenuta Silvia Noferi Consigliera della Regione Toscana per il Movimento Cinque Stelle

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sicurezza sul lavoro - operaio sicurezza sul lavoro - operaio © Pixabay
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Quanto accaduto la scorsa settimana a Sieci con l'ennesima tragedia sul lavoro e la morte di Mohammed Zhaid Qureshi, 36enne di origine pakistana continua a far discutere e tenere alta in Toscana e non solo l'attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro (Leggi qui l'accaduto). Proprio in merito alla questione è intervenuta Silvia Noferi Consigliera della Regione Toscana per il Movimento Cinque Stelle:

"Sembra un tragico mantra, la preoccupazione grande è che le persone facciano l’abitudine a sentire queste terribili parole. La tragedia che si ripete, le istituzioni sul luogo a dire “mai più” e “verrà aperta una inchiesta”. Intanto un uomo di 36 anni è morto schiacciato da un mezzo meccanico a Pontassieve, quando ancora praticamente ieri abbiamo assistito alla strage  in via de Mariti a Firenze.

 In Consiglio Regionale nel tentativo di migliorare le cose, intervenendo con gli strumenti a nostra disposizione, abbiamo recentemente  approvato un “Atto congiunto” in cui si chiede al Governo di lavorare di concerto con sindacati e datori di lavoro per implementare progetti formativi che coinvolgano le scuole in modo da iniziare a parlare di sicurezza sul lavoro fin dalle scuole medie e di intervenire sulla normativa attinente al rapporto fra datore di lavoro e medico incaricato perché riteniamo che non debba essere nominato e pagato dal datore ma che debba essere una figura autonoma ed indipendente

Insomma le morti sul lavoro non sono né di destra né di sinistra e occorre fare in fretta a recuperare il tempo perduto e mettere in pratica da subito i buoni propositi. Occorre affrontare il reale problema nella sua complessità, solo così potremo arginare ulteriori tragedie, partendo come tutte le cose dall’inizio, avere una fotografia dello stante, che dia contezza della situazione attuale a partire dalla tragica conta, da quanti soldi investiti, da quali progettualità avviate, quanto personale ci lavora, dove e quali cantieri vengono controllati ed aggiornare costantemente il tutto con una regia unica, che non si disperda in mille rivoli senza poter individuare le specifiche responsabilità. "

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