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Donna truffata in Valdisieve: i Carabinieri li beccano quasi sul fatto. Un arresto ed una denuncia

L'importante intervento effettuato ieri ha permesso il recupero di 6000 euro di refurtiva

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La donna truffata a Pelago assieme ad uno dei Carabinieri della Compagnia di Pontassieve La donna truffata a Pelago assieme ad uno dei Carabinieri della Compagnia di Pontassieve © Ok!Valdisieve
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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pontassieve hanno arrestato un ventiduenne e denunciato in stato di libertà un cinquantenne, entrambi  pluripregiudicati provenienti dalla zona di Napoli ritenuti autori di una truffa in danno di  donna di Pelago nella mattinata di ieri (6 febbraio).  La metodologia adottata è l’ormai ben nota tecnica del “finto avvocato” o del “falso maresciallo” che contatta telefonicamente la vittima comunicandole che un proprio congiunto è stato vittima di un incidente stradale con feriti gravi, in conseguenza del quale è trattenuto in caserma, richiedendo il versamento immediato di una cauzione, da consegnare ad un emissario che a stretto giro si presenta a casa del truffato.

Con questo “modus operandi” ieri mattina è stata raggirata la donna residente nel comune di Pelago, che ha consegnato denaro e monili al truffatore. Una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, in servizio in zona, si è insospettita alla vista di un veicolo sospetto, che precipitosamente si allontanava in direzione Pontassieve, dove è stata intercettata da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pontassieve. L’uomo alla guida, che palesava nervosismo ed insofferenza al controllo, è stato sottoposto a perquisizione sia personale che veicolare, all’esito della quale sono state rinvenute la somma in contanti pari ad € 50,00 e vari monili in oro, variamente occultati su entrambi i truffatori ed all’interno dell’automezzo.

Le verifiche eseguite hanno poi consentito di ricondurre una parte dei beni sequestrati al provento della truffa avuta luogo poco prima, alle cui vittima, a conclusione degli accertamenti, sono stati immediatamente restituiti. Il totale della refurtiva, compresi i proventi dell'ultima truffa, ammontava ad euro 6000.

Il ventiduenne è stato arrestato con l’accusa di tentato furto per aver cercato di rubare, oltre alla refurtiva già consegnata dall’anziana, durante un attimo di distrazione, ulteriori oggetti preziosi, truffa aggravata e ricettazione, mentre il complice cinquantenne è stato denunciato per truffa aggravata in concorso e ricettazione. Su disposizione del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Firenze, l’arrestato è stato poi trattenuto presso la camera di sicurezza in attesa dell’udienza con rito direttissimo che si è tenuto questa mattina. 

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