OK!Valdisieve

San Godenzo rinegozia i mutui comunali, contraria l'opposizione: ecco le motivazioni

Abbonati subito
  • 164
economia economia © Pixabay
Font +:
Stampa Commenta

Si è tenuto lunedì 25 maggio il secondo Consiglio Comunale a San Godenzo in forma digitale e in diretta Facebook. Solo quattro i punti all’ordine del giorno, presentati e discussi dall’Assemblea: verbale dell'precedente consiglio, variazione di bilancio, rinegoziazione dei mutui e gettone di presenza.

E’ stata approvata, con l’astensione del gruppo Centro Sinistra San Godenzo, una variazione di bilancio. “Abbiamo ottenuto un finanziamento da parte della Regione Toscana per opere di manutenzione stradale. Con questo finanziamento e un nostro cofinanziamento provvederemo ad opere su strade comunali legate alle nostre frazioni, per un valore complessivo di 45mila euro”, spiega il primo cittadino, Emanuele Piani.

Approvato, con voto contrario di Centro Sinistra San Godenzo, la delibera per la rinegoziazione dei mutui comunali ovvero la proposta di cambiare le condizioni del contratto con la Cassa Depositi e Prestiti che li ha erogati negli anni passati, per far fronte ad oneri finanziari diventati troppo pesanti da sostenere a seguito di questo momento di emergenza legata al covid-19. “Un’opportunità data dalla Cassa Depositi e Prestiti del Ministero della Finanza che abbiamo voluto cogliere. Ottenuti i pareri favorevoli sia dei nostri tecnici che del Revisore dei Conti, come Amministrazione abbiamo reputato che la rinegoziazione potesse darci liquidità per far fronte a varie ed eventuali situazioni difficili, che potrebbero prospettarsi in questo anno, a seguito dell’emergenza covid-19" spiega il Sindaco. “Nel 2020 il Comune di San Godenzo avrebbe dovuto pagare 117.215,00 euro per i vecchi mutui. Grazie alla rinegoziazione ne pagherà invece 34.631,69 euro. Per il 2021 la rata sempre di 117.215,00 diventerà di 52.040,16. Così sarà per il 2022 e per il 2023.”, specifica Piani

L’operazione, vista nel complesso, ha sicuramente - continua - un costo e un forte prolungamento delle rate da pagare, prolungate fino al 2043 ma è stata valutata, in via precauzionale, come risorsa. La rinegoziazione ci permette, infatti, di avere circa 82mila euro di liquidità per quest’anno; dal 2021 fino al 2023 circa 60mila euro non vincolati su cui poter far conto”. “Oggi è difficile capire se effettivamente ne avremo di bisogno – spiega ancora Piani - resta il fatto che dei 39 mutui che mi sono trovato entrando in Comune, 25 erano rinegoziabili. Come noi, altri comuni si sono trovati nella stessa condizione e molti hanno fatto la nostra stessa scelta. Nonostante ciò, non penso che ci sia un agire giusto o uno sbagliato nel aver o meno deciso di rinegoziare. Ognuno deve fare i conti con le proprie casse comunali. Noi abbiamo chiuso un Bilancio di Previsione senza problemi ma, come un ‘buon padre di famiglia’, ci siamo dovuti mettere al riparo per fronteggiare possibili emergenze in arrivo e poter così essere a fianco delle realtà commerciali e dei singoli cittadini del nostro Comune”. Non la pensano nella stessa maniera i consiglieri di minoranza: “Sulla variazione di bilancio il nostro voto di astensione è stato in linea con la nostra precedente votazione sul bilancio: astensione perché capiamo che, per l’emergenza dettata dal Coronavirus e le difficoltà che potevano sorgere, era importante approvarlo per avere immediata operatività. Siamo invece totalmente contrari alla rinegoziazione dei mutui”; dice Alessandro Manni, capogruppo di opposizione. “E’ vero che l’operazione darà ossigeno in questo momento e per i prossimi 7 anni ma, con questa scelta, dal 2034 fino al 2043 si è deciso di mettere ‘un’ipoteca’ di 52mila euro che andrà a pesare sulle casse comunali. E’ vero anche che è una scelta fatta da un punto di vista tecnico che porterà beneficio nel breve e medio periodo ma non nel lungo. La rinegoziazione del mutuo peserà in tutto 200mila euro al nostro Comune. Noi non volevamo guardare solo al presente e futuro prossimo ma anche al futuro, quello dei nostri figli", motiva Manni. “Mi auguro, - conclude – che questi soldi siano usati per far fronte all’emergenza del momento, nel miglior modo possibile”.

All’unanimità è stato votata la decisione di devolvere il gettone di presenza di tutti i consiglieri in un progetto per la comunità di carattere sociale. Un’operazione che trova continuità con la precedente Amministrazione. Nel 2019 i soldi di questo fondo sono stati spesi per l’acquisto di una Lim, una lavagna interattiva e multimediale, per la scuola presente nel Comune.

Lascia un commento
stai rispondendo a