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PD e Centro Sinistra per Londa: "Le nostre proposte per rilanciare l'economia comunale"

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Oggi nuove riaperture che permettono anche a piscine, palestre e alcuni uffici di riaprire e dunque ancora meno restrizioni, il problema dunque sarà adesso la speranza di una solida ripresa economica del Paese. In tal merito si sono espressi congiuntamente a Londa Partito Democratico e Centro Sinistra per Londa esprimendo le loro proposte per ripartire per quanto riguarda il territorio comunale:

"Per tutelare la salute dei cittadini e bloccare il contagio è stato deciso, giustamente, di fermare l'Italia. Altrettanto è stato fatto tutti i paesi del mondo. Il blocco e il distanziamento fisico hanno avuto come risultato sperato la discesa della curva dei contagi. Ma il blocco quasi totale delle attività economiche, tranne quelle considerate strategiche (filiere agricoltura, alimentare e sanitaria), ha creato danni sociali ed economici enormi a diverse categorie produttive e a molte persone: tante famiglie si sono impoverite, tante attività hanno avuto forti contraccolpi economici devastanti.

In questa situazione di crisi, complessa e completamente nuova, il Governo in carica ha fatto quello che poteva fare per mettere più “toppe” possibili e per fare ripartire il paese, una volta superato e attenuato, ma non risolto, il picco della pandemia. Da pochi giorni quasi tutte le attività economiche e produttive hanno potuto riaprire i battenti, ma non abbiamo raggiunto e non raggiungeremo la “normalità” entro poco tempo.

La prima domanda che ci facciamo è: che cosa è la normalità?La normalità, ci ha insegnato la pandemia, è che non possiamo e non dobbiamo tornare a vivere, a produrre, a trattare il mondo come prima. Altri valori devono prevalere. E dobbiamo pretendere che questi valori siano al centro di qualsiasi ripresa: la sanità pubblica, la scuola, la cultura, la ricerca e l'innovazione, la tutela dell'ambiente e del territorio, l'utilizzo delle energie rinnovabili e un modo oculato di usare le risorse disponibili, la solidarietà fra le persone e gli Stati, un modo diverso di produrre e una nuova responsabilità sociale delle imprese dove non si punti solo al profitto ma anche alla dignità delle persone che lavorano, l'agricoltura e il turismo sostenibile. Questi sono i capisaldi da tenere in considerazione e sviluppare ai vari livelli internazionali, nazionali e locali.Durante il blocco, ci sono state famiglie che non hanno subito grossi contraccolpi e ci sono state famiglie che, invece, si sono impoverite; ci sono state attività che, ringraziamo per il servizio reso ai cittadini, non hanno risentito o hanno risentito poco del blocco e ci sono stati invece settori e attività che hanno avuto seri danni economici; ci sono state attività e settori che si sono reinventati un ruolo, riconvertendosi e dando una mano anche ad altre attività ad esse collegate. Diversi hanno avuto aiuti dallo Stato, altri lo avranno; alcune famiglie hanno ricevuto sostegno anche da parte delle altre persone, in nome di una umanità ritrovata. Ringraziamo per questo le associazioni, i partiti, i cittadini e tutti coloro che hanno contribuito a tessere e rafforzare legami di solidarietà tra le persone.

La seconda domanda è: come possono le Istituzioni e come possiamo tutti dare una mano per far ripartire in sicurezza l'economia del nostro paese mettendo al centro questi valori?Lanciamo alcune idee, affermando che qualsiasi “ricostruzione” debba partire dalla tutela dei cittadini e delle famiglie più fragili, perché nessuno deve essere lasciato indietro. Su questo presupposto, ognuno di noi svolge un ruolo ed è chiamato a compiere delle scelte.

1) L'Amministrazione Comunale dovrebbe adottare misure a sostegno delle famiglie: ridurre l'IRPEF e la tassa per la raccolta dei RSU per le famiglie con redditi più bassi; incrementare il fondo per il contributo affitti; ridurre le tariffe per i servizi a domanda individuale come nido, buoni mensa, trasporto scolastico; estendere il pacchetto scuola a tutte le famiglie incapienti; realizzare i centri estivi, per il recupero della socializzazione dei bambini, in sicurezza e a prezzi accessibili, anche grazie ai contributi specifici ricevuti dalla Regione; potenziare le politiche attive e ricreative per gli anziani; potenziare le attività ricreative e sportive per i ragazzi, in particolare gli adolescenti che maggiormente risentiranno dei mesi di solitudine a livello psicologico, non lasciandoli soli o che siano solo i bar il punto di aggregazione e di svago a livello territoriale. I giovani hanno bisogno di stimoli che possano essere capaci di sviluppare la loro creatività e le loro potenzialità.

2)L’Amministrazione Comunale dovrebbe sostenere la Scuola nel post emergenza: mettere a disposizioni maggiori risorse per far fronte alle forme di disagio e di povertà educativa amplificate in questi mesi dalla didattica di emergenza, attraverso il CRED e la Conferenza Istruzione; mettere a punto con il CRED, i Servizi sociali, il Servizio Civile, il Volontariato e in stretta connessione con la Scuola una attività di tutoraggio puntuale per prevenire il disagio e affiancare nei compiti gli studenti della Primaria, della Secondaria 1° gr. e delle Superiori che hanno risentito in maggior misura del divario educativo dovuto alla mancanza della frequentazione della scuola e alla didattica a distanza. Il divario educativo è responsabile della dispersione scolastica e dell’uscita dal percorso formativo di tanti ragazzi. Garantire a ogni sezione dell’Infanzia e a ogni classe di Primaria e Secondaria 1° gr. un progetto di educazione ambientale alla scoperta del territorio, per favorire la socializzazione all'aria aperta. La natura e la sua conoscenza è apprendimento. Attivare un supporto psicologico a sostegno delle classi e degli insegnanti per elaborare insieme il vissuto dei mesi di quarantena e le nuove norme di socializzazione a distanza fisica. Fare in modo con tariffe agevolate ed esenzioni che il maggior numero di bambini usufruisca del servizio mensa, anche strutturando il pasto in due turnazioni, per garantire le distanze e mettendo a disposizione personale esterno per la sorveglianza. La mensa è un momento conviviale e di socialità e i bambini hanno bisogno di recuperare queste dimensioni.

3) L'Amministrazione Comunale dovrebbe rilanciare l'economia locale: Dare subito avvio ai cantieri per i lavori pubblici che, solo quelli lasciati in eredità dall'amministrazione precedente, ammontano a poco meno di 2,5 milioni di euro (realizzazione del marciapiede in Via Roma, manutenzione del Lago, realizzazione del mini-idro per l'energia rinnovabile, fulcro dello sviluppo sostenibile e responsabile, sistemazione dell'area esterna della scuola, nuovi ambulatori della ASL, nuove aree sosta vicino al cimitero e ai “Filipponi”, realizzazione del parco delle meraviglie a Rincine, manutenzione delle strade, spostamento del magazzino comunale, solo per citarne alcuni a cui si aggiungono quelli progettati dall'attuale Amministrazione); rilanciare l'attività edilizia attraverso il bonus ristrutturazioni, favorendo accordi con le banche e/o gli imprenditori edili per l'utilizzo del credito di imposta del 110% e snellendo le procedure per il rilascio dei permessi;
svolgere un ruolo centrale per rilanciare le attività turistiche del nostro territorio, promuovendo il turismo lento, amante dell'ambiente e del buon cibo, utilizzando i canali di informazione messi a disposizione dall'ambito Turistico Fiorentino, dalla Regione Toscana e dal Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, dando la possibilità alle famiglie di utilizzare il bonus turismo e rinunciando per l'anno in corso alla tassa di soggiorno; intraprendere misure concrete e non di facciata per rilanciare il progetto della Filiera Corta della Pesca Regina e dei prodotti agroalimentari di qualità del nostro territorio, in modo da sostenere e qualificare le attività agricole, commerciali, di ristorazione e di ricezione turistiche locali, rilanciare il Mercatino a Km 0 e favorire attivamente la nascita della Cooperativa di Comunità del Sicomoro; ridurre l'IMU e la TARI per le attività economiche colpite dalla crisi, senza gravare sulle famiglie, anche a fronte delle nuove entrate per i territori e per l'emergenza Covid-19 e alle regole meno severe del Fondo crediti dubbia esigibilità, con la possibilità che hanno oggi i comuni di disporre di una quota considerevole del Fondo per le esigenze correnti; concedere a titolo gratuito spazi e aree pubbliche a Ristoranti, Bar, Circoli per ampliare la loro attività all'esterno dei locali, anche a fronte di una cooperazione per l'abbellimento e la cura degli esterni; cambiare, anche in via provvisoria, i regolamenti relativi allo svolgimento di alcune attività, come quelle di cura alla persona, parrucchieri ed estetici, per estendere gli orari e i giorni di apertura; verificare quali e quante manifestazioni promozionali è possibile realizzare e mettere in campo nuove forme di promozione territoriale con lo sviluppo di APP o di siti internet specifici.

Anche tutti noi abbiamo una responsabilità per sostenere il tessuto sociale e l'economia del nostro territorio e dovremmo: consumare le colazioni nei nostri bar; prendere una pizza nei nostri ristoranti; fare la spesa nei nostri negozi, contribuendo così anche a calmierare i prezzi; chiedere a tutti i nostri ristoranti, negozi, bar di usare i nostri prodotti locali per rilanciare le attività agricole e di trasformazione e dare così un impulso virtuoso alla micro economia territoriale; pretendere il decoro del nostro territorio e rispettarlo, prendercene cura anche in prima persona.

Per qualcuno potrà sembrare un elenco di proposte troppo lungo per altri invece non esaustivo, per alcuni troppo costoso, per altri no. Molto dipenderà da quello che saprà fare l'Amministrazione Comunale, noi proporremo ufficialmente il documento al Sindaco e alla Giunta. Li solleciteremo, perché siamo convinti che siano iniziative fondamentali per rilanciare l'economia del nostro paese e per dare un aiuto concreto a livello locale alle famiglie in difficoltà del nostro territorio."

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