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Pelago, le opposizioni non partecipano al Consiglio Comunale. Le motivazioni

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Pelago Pelago © N.c.
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Si è tenuto ieri, mercoledì 29 settembre, il Consiglio Comunale di Pelago. Una seduta del tutto peculiare, in quanto i gruppi di opposizione hanno deciso di non prendervi parte esplicitando le loro ragioni in un comunicato stampa che pubblichiamo integralmente. 

"Quando sono chiamati al voto - spiegano i rappresentanti di Sinistra per Pelago e Insieme per Pelago - i cittadini eleggono, non solo un sindaco, ma soprattutto i propri rappresentanti nel Consiglio Comunale. Ed è il consiglio comunale nella sua totalità che rappresenta la comunità, ma ciò sembra essere indifferente per chi governa, dato che per l'ennesima volta si convoca un Consiglio Comunale senza nemmeno consultarsi con tutti i Consiglieri, dimostrando di essere allergici al rispetto degli strumenti democratici e dei ruoli istituzionali.

Infatti, per l’ennesima volta durante questi primi due anni di consiliatura, la notizia della prossima convocazione del Consiglio Comunale è arrivata a noi capigruppo via WhatsApp, senza le motivazioni per cui è stato convocato il Consiglio, senza che ci fosse stato prima il passaggio - non obbligato dal regolamento ma di profonda cortesia istituzionale - nella Conferenza dei Capigruppo durante la quale, sentite le motivazioni di tale convocazione, si dovrebbe stabilire la data del Consiglio più consona alle esigenze di tutti i gruppi.

Quando si parla di esigenze non ci si riferisce ad impegni personali dei consiglieri, ma alla necessità delle forze politiche presenti in Consiglio di studiare gli argomenti che verranno discussi. Inoltre, tutti i consiglieri possono presentare mozioni o interrogazioni e lo possono fare sino a sette giorni prima della data di riunione del Consiglio; ma se le minoranze vengono solitamente informate dell’ordine del giorno quando la convocazione viene pubblicata, cioè sette giorni prima, come fanno a svolgere il loro lavoro?

È bene ricordare che il Consiglio Comunale è un’entità indipendente dalla Giunta e su questa indipendenza si basa il compito principale di questa assemblea: il controllo dell’operato di Sindaco ed Assessori. Quindi ci si può ben rendere conto che se le minoranze apprendono l’ordine del giorno a termini scaduti per la presentazione degli interventi in aula, se alle minoranze mancano i tempi per studiare e approfondire le questioni presentate all’approvazione del Consiglio, come possono svolgere il compito che gli elettori gli hanno affidato?

Riteniamo che questa gestione sia profondamente lesiva delle prerogative del Consiglio stesso e, di conseguenza, dei diritti dei cittadini che ci hanno dato l’incarico a rappresentarli. In questi due anni le nostre rimostranze non hanno sortito alcun effetto e riteniamo che l’avallo da parte nostra di questa gestione rischi consolidare una consuetudine molto pericolosa: i tempi cambiano, le forze politiche si avvicendano e perdere l’attenzione alla salvaguardia dei meccanismi democratici può essere estremamente rischioso.

Quindi - concludono - al fine di dare ancora maggiore concretezza alla contrarietà già manifestata sia nelle sedi deputate sia in contesti pubblici, i gruppi di minoranza Sinistra per Pelago e Insieme per Pelago, non parteciperanno al prossimo Consiglio del 29 settembre 2021 e percorreranno tutte le strade possibili affinché sia ripristinata la pari dignità tra il gruppo di maggioranza e i gruppi di minoranza". 

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