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Assenza di RufinaCheVerrà dal Consiglio, Democrazia e solidarietà: "Comportamento ostruzionistico"

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Qualche giorno fa avevamo dato la notizia che il gruppo consiliare RufinacheVerrà non avrebbe partecipato alla seduta del Consiglio comunale di Rufina per protesta. Secondo il gruppo,infatti, una mozione (riguardante Berceto, ndr) sarebbe stata esclusa senza giusta motivazione. 

Dura la risposta del gruppo di maggioranza "Democrazia e Solidarietà per Rufina" che ha aspramente criticato il gesto di protesta e dichiarato che la motivazione dell'esclusione sarebbe dovuta, secondo loro, da un ritardo nella presentazione della domanda dovuto al regolamento interno (che prevederebbe la presentazione della mozione almeno 7 giorni prima del Consiglio, ndr). Il gruppo consiliare vede la protesta come una scelta strumentale e politica di "ostruzionismo". 

Le dichiarazioni di Democrazia e Solidarietà per Rufina

"Abbiamo appreso dai social che il gruppo consiliare di opposizione "rufina che verrà" ... non avrebbe partecipato alla seduta del Consiglio Comunale odierno per protesta . Protesta per cosa?

Perché il Presidente si è attenuto alle norme del regolamento? O si pretende che quando succede al gruppo di maggioranza si devono far rispettare e invece quando si tratta dell'opposizione si può chiudere un occhio?

No carissimi ... le regole valgono per tutti, tra l'altro per un atto presentato in notevole ritardo rispetto alla scadenza dei termini e peraltro su un argomento, la vicenda di Berceto, già all'ordine del giorno del consiglio comunale.

Siamo seri, siamo stati votati per portare le nostre ragioni, idee e proposte nel consiglio comunale ...che si fanno in assemblea e non sui social.

Un'occasione persa per quei consiglieri di opposizione che avrebbero avuto la possibilità di motivare l'inspiegabile voto non voto di astensione sulla delibera di diminuzione della TARI che per il solo 2021 dimezza le tariffe del non domestico (ovvero attivita commerciali e aziendali) e conferma tutte le agevolazioni. La decisione di ribaltare le risorse che provengono dal governo centrale sulla collettività è una scelta non scontata e molto coraggiosa che va verso l'aiuto per le categorie che in questa emergenza hanno sofferto di più.

Ma non siamo stupiti del comportamento da parte di chi ha votato contro alle risorse utilizzate per dare i buoni acquisto per chi ha piu bisogno di sostegno. Da chi ha fatto un cavallo di battaglia per anni della tariffazione TARI, peraltro su numeri fantasiosi, ci si aspetta coerenza.

Siamo delusi e costernati dal comportamento ostruzionistico da parte di chi si erge a paladino della democrazia e del bene comune."

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