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Rufina, da anni maltrattava e derubava i genitori: un'indagine porta alla luce il triste scenario

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Violenza Violenza © i.i.
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I Carabinieri della Stazione di Rufina hanno denunciato un 20enne per maltrattamenti ed estorsione ai danni dei propri genitori.

Da circa tre anni, il giovane, con problemi di tossicodipendenza, di fronte al rifiuto opposto dai genitori alle sue continue richieste di denaro, aveva assunto una sistematica condotta di violenza sia verbale che fisica, insultando, minacciando e spintonando pressoché quotidianamente entrambi i genitori.

Quando non li aggrediva, il figlio sfogava la propria rabbia contro mobili ed infissi di casa oppure disturbando il riposo dei suoi con musica e rumori assordanti o impedendone l’uscita di casa oppure il loro rientro. Benché la situazione fosse divenuta ormai insostenibile, la coppia non ha sporto denuncia; tuttavia i Carabinieri, avuti i primi sospetti a seguito di alcuni interventi proprio per i rumori e le urla provenienti da quella abitazione, hanno avviato un’indagine d’iniziativa, nel corso della quale è emerso come il giovane avesse anche sottratto ai propri genitori tutti gli oggetti in oro, del valore complessivo di alcune migliaia di euro, rivendendoli ad un “compro oro" locale.

Gli approfondimenti degli inquirenti hanno così portato alla luce questo scenario di vessazioni: per il 20enne, il GIP Dott. Piergiorgio Ponticelli, su richiesta del P.M. Dott.ssa Beatrice Elena Giunti, ha emesso la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa ed il divieto di avvicinamento ai genitori, eseguita nella giornata di ieri (2 ottobre, ndr) dalla Stazione di Rufina.

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