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Rufina, condanna di 9 anni e mezzo per l'uomo che segregò e abusò per un mese dell'ex cognata

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La vittima assieme a Eleonora Daniele a Storie Italiane in un'intervista assieme all'Assistente sociale La vittima assieme a Eleonora Daniele a Storie Italiane in un'intervista assieme all'Assistente sociale © Ok!Valdisieve
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Massimo Ricci, il 56enne salito alle cronache nazionali un anno fa per aver rapito, segregato e abusato dell'ex cognata in un pollaio nei pressi di Rufina, è stato condannato in abbreviato a 9 anni e mezzo. Il Pm aveva chiesto 14 anni.

Presenti all'udienza anche gli altri due imputati: Terzilio Ricci, fratello e ex marito della vittima, e Annalisa Zocchi, compagna di Terzilio. L'ex marito della donna non ha accettato il patteggiamento a 4 anni e per tale motivo è stato rinviato a giudizio. Zocchi, invece, attraverso una perizia è stata giudicata incapace. Questo è quanto si legge nell'edizione odierna del quotidiano "La Nazione".

La ricostruzione della vicenda

Agli inizi del settembre 2019 Maurizio Ricci, pluripregiudicato e già in libertà vigilata, con la complicità del fratello Terzilio, ha attirato presso la propria casa con inganno l'ex moglie del fratello P.C. (oggi ha 54 anni, ndr) in una zona isolata del Comune di Rufina per poi farla entrare in un capannone adibito a pollaio.

Dopo averle sottratto la borsa con i suoi oggetti personali, l'ha picchiata violentemente, anche utilizzando un tubo di plastica, e legata alla rete di un letto. La slegava solo un paio di volte al giorno, per pochi minuti, per consentirle di alimentarsi, solo con acqua e biscotti. Le ha poi tagliato i capelli e costretta a scrivere una lettera indirizzata all’ex coniuge per informarlo che si sarebbe trasferita all’estero, in modo da giustificare la sua irreperibilità, ed una delega alla compagna di Ricci, Annalisa Rocchi, per far sì che potesse utilizzare la carta di pagamento dove la vittima percepiva il reddito di cittadinanza.

Dopo alcuni giorni di segregazione P.C., ormai completamente assoggettata ed atterrita, è stata trasferita da Maurizio Ricci all’interno della propria roulotte. Qui l'aguzzino ha abusato dell'ex moglie del fratello.

Dopo circa un mese di prigionia, una mattina di fine settembre, approfittando di un periodo di prolungata assenza di Ricci, la donna ha trovato il coraggio di scappare, percorrendo quasi 6 km a piedi nel bosco prima di ricevere aiuto da un automobilista di passaggio. La donna si è poi rivolta ad un’amica e poi ai Servizi Sociali ed ai Carabinieri, ai quali ha denunciato l’accaduto. Da qui l'immediata attivazione del Codice Rosa e la collocazione in una struttura protetta.

Per Maurizio Ricci,era stata eseguita dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pontassieve agli inizi di Dicembre 2019 un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per sequestro di persona in concorso, lesioni, violenza sessuale, violenza privata, rapina ed indebito utilizzo di carte di pagamento.


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