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Presentato in Comune 'Nuova Brunelleschi', Marini: "Un progetto che parte dal basso, dalla comunità"

E' stato presentato questo giovedì in Comune il progetto "Nuova Brunelleschi" per il recupero della ex Ceramiche Brunelleschi, apprezzato in particolar modo la scelta di avvio di un percorso partecipato da parte della popolazione

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La foto conclusiva dell'incontro di presentazione al Comune del progetto "Nuova Brunelleschi" La foto conclusiva dell'incontro di presentazione al Comune del progetto "Nuova Brunelleschi" © Ok!Valdisieve
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Si è svolto giovedì (2 luglio 2020) l'incontro che ha visto partecipi gli ideatori del progetto "Nuova Brunelleschi" Lapo Fioravanti e Fabio Ventimiglia, assieme al Presidente della Cooperativa "Sieci Nuova" Jacopo Piccioli, ed una rappresentanza dell'Amministrazione Comunale di Pontassieve coadiuvata dal Sindaco Monica Marini.

Il progetto, di cui su Ok!Valdisieve già da qualche mese stiamo parlando, prevede un recupero dell'area della Ex "Ceramiche Brunelleschi"nella frazione di Sieci: dal punto di vista storico con il mantenimento delle ciminiere, delle fornaci e delle mura di cinta; dal punto di vista ambientale con una bonifica dell'area e la creazione di un ampio parco pubblico (al posto dell'attuale Via Aretina) ed un nuovo insediamento con appartamenti e botteghe nel rispetto delle misure ambientali e prestazionali energetiche previste; dal punto di vista della viabilità con la creazione, mediante una rotonda all'altezza dell'incrocio per Molino, di una deviazione stradale dell'attuale Via Aretina già prevista dal Piano regolatore comunale.

Il progetto è stato ampiamente apprezzato da parte dell'Amministrazione comunale sopratutto per il modus operandi, adottato dai giovani neolaureati in architettura Lapo e Fabio (Clicca qui per leggere l'articolo di Ok!Valdisieve sulla loro laurea) assieme alla cooperativa che ha sede proprio nell'abitato di Sieci, che prevede un percorso partecipato da parte della popolazione ed il fatto che si tratti di giovani e cooperative del territorio. Quello che il Sindaco Marini ha definito "un progetto che parte dal basso e che si propone di creare legami di comunità".

L'area è ad oggi all'asta ed assegnata temporaneamente ad un curatore, le ultime aste sono andate deserte e la prossima si terrà probabilmente a Settembre. Lo scorso mese era uscita la notizia di un primo progetto, proposto al fine dell'asta da una società privata del Nord al Comune di Pontassieve, che prevedeva tre RSA ed un discount sul quale l'Amministrazione aveva dato presa d'atto favorevole. Il Sindaco ha ancora una volta dichiarato di essere lieto dell'attenzione rivolta a questa area, ormai chiusa dal 2011, e garantito il fatto che nonostante non sia di proprietà comunale l'ente farà di tutto per far sì che chi se la aggiudicherà "la restituisca ai cittadini".

Queste le dichiarazioni integrali del Sindaco Marini a seguito dell'incontro:

"Il recupero della ex Brunelleschi è uno dei temi centrali per il futuro del nostro paese e siamo contenti di vedere che ci sia attenzione su quest’area nel cuore di Sieci. Sono sempre di più i soggetti che in queste ultime settimane stanno manifestando il proprio interesse, in vista della futura asta.

Tra questi, fa davvero piacere vedere giovani del territorio, capaci di elaborare un progetto che parte dal basso e che si propone di creare legami di comunità. Ieri pomeriggio (giovedì 2 luglio, ndr) infatti ho conosciuto Lapo Fioravanti e Fabio Ventimiglia, due giovani neolaureati in architettura che sono venuti a raccontarmi la loro suggestiva idea per la rigenerazione dell’area, per la quale è stato lanciato un percorso innovativo, con protagonista il tessuto locale: un "azionariato popolare" supportato da una storica cooperativa del territorio.

Come Amministrazione, siamo lieti che ci siano nuove idee e che ci sia un interesse crescente sulla rigenerazione di un pezzo così importante del nostro tessuto urbano. Nella consapevolezza che l’area non è di proprietà del comune, faremo quanto in nostro potere affinché chi si aggiudicherà la ex Brunelleschi possa restituirla ai cittadini attraverso un progetto che tenga conto delle aspettative e soprattutto dia risposte a quelli che sono i problemi e i bisogni della frazione."

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