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Picchia la ragazza,la stupra e poi manda un video di lei nuda all'amico:23enne fiorentino in carcere

La coppia stava insieme da due anni. Dopo due anni di maltrattamenti, il 10 marzo la ragazza si è decisa a denunciare il compagno a seguito della goccia che ha fatto traboccare il vaso

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Maltrattamenti Maltrattamenti © Pixabay
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Nella serata del 30 aprile, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Firenze hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere  nei confronti del fiorentino V.C. di 23 anni, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in ambito familiare, violenza sessuale e “revenge porn” nei confronti della compagna (ora ex).

La protagonista della vicenda è una giovane fiorentina, 23enne, che per circa due anni ha intrattenuto con V.C. un rapporto sentimentale caratterizzato da continui alti a bassi. La ragazza era costretta a continue umiliazioni e violenze da parte del compagno. 

L’ultimo grave episodio subito dalla donna, che l’ha portata a realizzare la gravità della condizione da lei subita e che le ha dato il coraggio di raccontare tutto chiedendo aiuto, si è verificato nella serata tra il 9 e il 10 marzo 2021. Secondo la ricostruzione fatta dalla vittima, la ragazza, che non aveva un domicilio fisso ma erano ospiti in un appartamento di amici nella zona di Campo di Marte, stava cucinando mentre il giovane stava fumando e bevendo alcol quando ad un certo pumto sul cellulare della ragazza arriva un sms da parte di un’amica che lo ha infastidito causandogli l’ennesimo scatto di ira incontrollata. Ha incominciato a percuotere la compagna, a picchiarla con calci e pugni, a ingiuriarla ed insultarla e minacciarla di morte. Non appena ha tentato di fuggire è stata bloccata, picchiata con violenza tale da renderla inerme e costretta in ultimo a subire un rapporto sessuale. Non contento, al fine di denigrarla ulteriormente, tramite un social network ha inviato a un comune conoscente un video destinato a rimanere privato, girato tempo prima, nel quale era ripresa la vittima mentre era nuda. Solamente alle prime luci del mattino, dopo diverse ore, la donna è riuscita a fuggire e chiedere finalmente aiuto. 

Il racconto che la donna fa ai Carabinieri è agghiacciante. Due anni di continue umiliazioni e violenze inaudite: pugni, calci, schiaffi, morsi e in alcuni casi vere proprie torture con l’utilizzo di lattine, forbici o coltelli da cucina, tanto da essere anche costretta a ricorrere alle cure dei sanitari.   Ma anche due anni di continue bugie raccontate a genitori, amici e sanitari per coprire i segni delle violenze e forse per “proteggere e giustificare” il compagno che spesso dopo i maltrattamenti aveva chiesto scusa. 

Le indagini dei Carabinieri coordinati dalla Procura fiorentina hanno riscontrato il racconto e l’attendibilità della giovane, elementi pienamente condivisi dall’Autorità Giudiziaria che hanno consentito l’emissione del provvedimento restrittivo oggi eseguito con la cattura e la traduzione in carcere dell’indagato.  

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