Consiglio comunale di Cogoleto (GE) in occasione del Giorno della Memoria - tre consiglieri della Lega votano un ODG con saluto fascista © Ok!Valdisieve
Da alcuni giorni nei media si sta diffondendo la notizia di tre consiglieri comunali di Cogoleto (GE), appartenenti alla Lega, che in occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio 2021, ndr) hanno votato i punti all'ordine del giorno esibendo in Consiglio comunale il saluto romano, tradizionalmente ricollegabile all'ideologia fascista e dunque anti-costituzionale.
Il Sindaco di Cogoleto Paolo Bruzzone ha denunciato l'accaduto. Oggi Mancino Valeria Amadei, Francesco Biamonti e Mauro Siri sono indagati dalla Procura di Genova per violazione della legge e sono stati sospesi dal partito Lega Nord "in attesa dell’esito della sua contestazione". Alla condanna del gesto si è unito anche il Presidente della Regione Toti. «Deve essere chiaro che nel nostro ordinamento il razzismo e l'antisemitismo non sono opinioni ma delitti e la reazione deve essere immediata quando succedono certi fatti», ha spiegato il procuratore aggiunto Francesco Pinto.
In tutta Italia sono molti i gruppi politici e associazioni che si sono unite nella denuncia formale dell'accaduto. Anche in Valdisieve dove i membri del Gruppo consiliare "Centro Sinistra per Londa" (Barbara Cagnacci, Roberto Carovillano e Loredano Taccini) hanno due giorni fa (sabato 30 gennaio, ndr) sporto denuncia nei confronti dei tre consiglieri comunali ai Carabinieri:
"Nella mattinata di oggi (sabato 30 gennaio, ndr) il nostro Gruppo Consiliare ha presentato formale denuncia all'autorità giudiziaria nei confronti dei tre consiglieri comunali del comune di Cogoleto (GE) che si sono resi protagonisti di un gravissimo gesto durante un'assemblea del loro Consiglio Comunale.
I tre consiglieri hanno espresso il loro voto, rispetto uno dei punti all'ODG, utilizzando il saluto nazi-fascista.Gesto di una gravità inaudita in quanto realizzato durante un impegno istituzionale e, oltretutto proprio il 27 gennaio, il giorno "della Memoria".
Come cittadini e come membri di una istituzione pubblica crediamo che tali gesti non debbano più essere tollerati e che soltanto attraverso il ricorso alle autorità preposte si possa ottenere quella giustizia che la memoria di oltre 12 milioni di morti ci chiede."
