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San Godenzo, nasce "La Compagnia di' Marronbugio": realizzerà prodotti locali a km0

Un'intervista alla Vicesindaco e neo-Presidente di "La Compagnia di'Marronbugio" Francesca Oliva che ha illustrato a Ok!Valdisieve gli aspetti principali di questa nuova cooperativa di comunità a San Godenzo

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Membri del Consiglio di Amministrazione di "La Compagnia di' Marronbugio" Membri del Consiglio di Amministrazione di "La Compagnia di' Marronbugio" © Ok!Valdisieve
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Presentata alla cittadinanza la nuova cooperativa di comunità di San Godenzo. Il progetto vincitore del terzo posto del bando della Regione Toscana 2020 porterà allo sviluppo di una filiera sulla produzione di prodotti e ricette locali. La cooperativa di comunità ha, come principale obiettivo, quello di creare e reinvestire gli utili in servizi mancanti nel territorio comunale. Quella di San Godenzo porta il nome di ‘La Compagnia di’ Marronbugio’.

“I ‘Bugi’, letteralmente forati, nel linguaggio popolare sono gli alberi dal tronco scavato. Nella pianta del marrone questa particolarità è più evidente che in altre specie; simbolo della tenacia della pianta e del suo territorio”, spiega a Ok!Valdisieve Francesca Oliva, Vicesindaco di San Godenzo e neo Presidente della nascente cooperativa.

“Per l’emergenza covid e per questioni di spazio abbiamo deciso di presentare il progetto in due turni – continua Francesca - mercoledì 14 alle 18,30 presso il Circolo Don Bosco è stato convocata l’assemblea con i cittadini; alle 20,45 erano presenti le rappresentanze aziendali del territorio. Tenendo conto anche dei diversi scopi dei due gruppi: per i cittadini ottenere servizi e opportunità lavorative; per le aziende oltre ai servizi, creare delle opportunità commerciali parallele alla produzione di tortelli”.

Il pastificio, sorto in uno spazio dell’area feste Parco degli Alpini, è stato inaugurato quest’estate dalle varie associazioni del paese. Sarà uno spazio gestito dalla cooperativa per la realizzazione dei tortelli di patate sangodenzini che seguiranno rigorosamente il disciplinare: “Questo dovrebbe stimolare aziende agricole del territorio per produrre tutto quello che è necessario per avere il nostro tortello con prodotti a chilometro zero: dalla farina alle uova, all’aglio; - continua la Vicesindaco - come per quello che riguarderà la confezione e la produzione di trasformati del marrone. Per ora abbiamo in programma tagliatelle e maltagliati”.

Le assemblee sono state partecipate e c’è stato molto coinvolgimento – continua Francesca – partiremo a breve con la campagna di tesseramento e versamento della quota partecipativa della cooperativa di comunità che ricordiamo, in quanto tale, permetterà ad ogni socio di avere un potere decisionale. Per questa operazione abbiamo scelto LEGACOOP come associazione di categoria che ci supporterà per tutto lo sviluppo del progetto.”

Durante l’assemblea è stato presentato il CDA della cooperativa (nella foto). Oltre alla Vicesindaco e Presidente della cooperativa, Francesca Oliva; il Vicepresidente Nicola Gigliello (dottore forestale), Luigi Affortunati (proveniente dal settore della ristorazione), Giovanni Alessi (geometra), Giulia Fabbrucci (commerciante). “Sono molto soddisfatta anche del team che si è creato – continua Francesca Oliva –come squadra di partenza penso ci siano le competenze e le qualità compensative, necessarie per questo momento di start up del progetto."

Il coinvolgimento dei cittadini sembra essere continuo da luglio, tante le domande e le richieste di partecipazione anche informali ricevute: “Per il momento pensiamo di riuscire a garantire piccole opportunità di lavoro per due, tre persone all’interno del pastificio – racconta – l’idea è di far crescere questo progetto e svilupparlo per garantire maggior adesioni e partecipazione sul territorio.”

Secondo le indiscrezioni del momento, il tortello di San Godenzo infatti dovrebbe essere venduto, come prodotto di nicchia, fresco, non pastorizzato, nelle botteghe, agriturismi e ristoranti del paese. Avrà un proprio packaging con logo (nella foto). “Partiamo a piccoli passi, l’idea sarà sicuramente quella di estendersi presto anche ai comuni vicini usufruendo, per il trasporto, di un furgone refrigerato”, racconta la Presidente.

Durante l’assemblea sono stati ricordati gli altri punti essenziali del progetto vincitore del bando, ovvero l’acquisto di un mulino per produrre la farina di marroni e la costruzione di un agricampeggio, area co-working nel podere ‘I Lastri’. “Sul progetto del mulino - spiega - attendiamo la fine della stagione dei marroni per poterlo acquistare e posizionare al Centro della Montagna; ovviamente i soci avranno un prezzo ridotto per usufruirne ma sarà aperto a qualsiasi produttore voglia portare a macinare i propri marron secchi. Per l’agricampeggio e il co-working rimandiamo tutto alla bella stagione”.

Il progetto ‘La Compagnia di’Marronbugio’ ha ottenuto il massimo del finanziamento regionale, ovvero il 70% della spesa corrispondente a 50mila euro.In questo momento - conclude la Presidente - stiamo aprendo i conti correnti per avere i soldi del cofinanziamento; la fideiussione regionale in anticipo di 20mila e non sottovalutiamo l’idea di accendere un prestito per portare avanti tutti i lavori. Ricordiamo che il pastificio è stato realizzato anche grazie al contributo dell’Ente Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona che, grazie al rapporto consolidato con Slow Food è molto interessato al progetto; oltre che ad un contributo proveniente dalle casse comunali. Rimarrà volutamente un’area promiscua, in gestione alla cooperativa per il pastificio, a disposizione delle associazioni nei periodi estivi per l’area feste.”

Per seguire tutti gli aggiornamenti sugli sviluppi in corso, è possibile seguire la pagina Facebook della cooperativa: "compagniadimarronbugio" , in attesa che sia online il sito web di riferimento.

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