Dario Nardella © Facebook Dario Nardella
"Il danno economico per una città come Firenze è grosso, abbiamo calcolato che si aggira tra i 6 e gli 8 miliardi di euro ed è dovuto prevalentemente alla riduzione di turismo e export. Firenze è una città forte e orgogliosa e ce la farà anche questa volta. Stiamo cercando di riprenderci attraendo visitatori italiani ed europei che per la chiusura delle frontiere con Stati Uniti e Cina non possono visitare altri continenti. Vorremmo ripartire anche aprendo importanti cantieri ma su questo il governo non ci aiuta, non c'è più tempo, l'esecutivo deve battere un colpo". Così il sindaco Dario Nardella ha parlato della situazione economica post-Covid ai microfoni di Radio 1 questa mattina.
Come molti sindaci anche il primo cittadino fiorentino chiede un intervento sostanzioso da parte del governo. "A settembre si rischia una bomba sociale, è stato calcolato che nella sola Toscana saranno persi 54mila posti di lavoro. Serve uno shock da parte del governo, perché il Paese riparta occorre ridurre drasticamente regole e vincoli non perdendo mai di vista la legalità, in modo da sbloccare opere strategiche come l'aeroporto e l'alta velocità".
Infine Nardella è stato invitato a dare un giudizio sulla proposta avanzata dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori che ha invocato un nuovo congresso del Partito democratico. "L'amico Giorgio Gori pone delle questioni seri,e non ha senso cambiare l'autista se la macchina non funziona. Il Pd deve essere rifondato dalla testa ai piedi, adesso ha una struttura oligarchica serve ripartire dai territori".
