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Pasqua e Covid-19. La bella lettera di Don Poggiali dall'Africa: "Attendiamo uno tsunami sociale"

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Don Pasquale poggiali attorniato dai suoi ragazzi della Missione. Don Pasquale poggiali attorniato dai suoi ragazzi della Missione. © Aldo Giovannini
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Di seguente la lettera che riceviamo dalla Costa d'Avorio dal missionario di Borgo San Lorenzo Don Poggiali, ora in Costa d'Avorio:

"Carissimi, mi sono ridotto a mandarvi questi auguri della Pasqua di quest'anno, direi alla vigilia. Sì, anche in Africa il Coronavirus, ci modifica la quotidianità. So che voi tutti amici miei, siete rinchiusi nelle case, che sono diventate le vostre trincee. Vi auguro che abbiate la forza di resistere. La perseveranza vince sempre!

In questa guerra io ho perso 4 compagni di seminario italiani, caduti sul campo nel loro dovere di cappellani di Ospedali e di confessori. Tutti i giorni, grazie al solo canale Rai News 24, il solo che si riesce a vedere attraverso internet in Costa d'Avorio, riesco a seguire il vostro calvario e mi sento vicino a voi, con il mio cuore e specialmente con la mia preghiera.

Qui in Costa d'Avorio, nella Missione dove mi trovo, mi sento come uno su una spiaggia che vede all'orizzonte formarsi un'onda che diventa di mano in mano sempre più grande, tipo tsunami. Infatti alla fine di marzo in Costa d'Avorio, c'era solo qualche caso: gente venuta dalla Francia, già infetta; dopo 10 giorni sono circa 400. Dicono che il peggio verrà dopo la Pasqua... Data la situazione sociale e culturale, ci attendiamo una catastrofe...

Attualmente, continuiamo il nostro apostolato, rispettando le strette osservazioni del Governo. Per ora ci possiamo spostare in un raggio di cento chilometri; sono permesse riunioni non di più di 50 persone. Le nostre brave e coraggiose Infermiere del Progetto Ippocrate, continuano ad andare nei villaggi e curare gli ammalati.

I lavori per il nuovo Asilo, continuano adagio, con i pochi mezzi che ho a disposizione. Vorrei che fosse pronto per i primi di ottobre, ma ora ci sono cose più importanti da tenere in considerazione, la salute prima di tutto. Certo che questo clima che viviamo, non ci permette di vivere questi giorni della settimana Santa con quello spirito di gioia a cui eravamo abituati.

Tuttavia non si demorde, si spera che dopo la tempesta risplenda il sole perché crediamo fermamente che dopo la morte c'è la Risurrezione. Lo spirito della nostra Fede ci spinge a gridare: “in alto i cuori”! E' l'augurio e la preghiera che faccio a ciascuno di Voi e agli Amici della Associazione Solidarietà Missionaria onlus che mi sostengono da sempre.

Père Pascal Poggiali

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