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Acqua. Dicomano che Verrà denuncia: 'Le bollette per le famiglie non diminuiscono'. Ecco perché

Nonostante la scadenza del versamento dei canoni concessori

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Bollette acqua Bollette acqua © N.c.
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Un’interrogazione per conoscere il costo del servizio idrico dall’anno 2022, è stata presentata dal gruppo Consiliare DicomanocheVerrà, (Laura Barlotti, Marcello Certini e Cristina Ticci) e discussa nel corso del Consiglio Comunale del 2 marzo scorso.

“Il 2022 doveva rappresentare l’anno della svolta per i costi del servizio idrico, venendo meno dall’anno in corso il versamento dei canoni concessori, pari a circa 30 milioni di euro, da parte di Publiacqua nei confronti dei comuni, a causa della decadenza dei vincoli contrattuali. Questo avrebbe dovuto comportare benefici per i cittadini che non avranno più questa voce in bolletta” dichiarano i tre consiglieri di Dicomanocheverrà.

“Infatti”, continua Laura Barlotti “la convenzione che regola i rapporti fra il nostro territorio e Publiacqua, in scadenza nel 2021, già nel 2018 era stata prorogata di tre anni, con nuova scadenza nel 2024, nonostante un referendum nel 2011 con la schiacciante maggioranza del 98% si fosse espresso a favore della ripubblicizzazione del servizio. La decisione fu giustificata allora come l’unica in grado di poter evitare un incremento delle tariffe”

A quanto pare però, continuano i tre consiglieri, Barlotti, Certini e Ticci, le cose non stanno proprio così. Proviamo a ricostruire

  1. i Sindaci della CT3 (conferenza del Medio Valdarno) con delibera del Consiglio Direttivo AIT n. 17/2021 del 13 dicembre 2021, “hanno espresso la volontà di “diminuire la tariffa per le sole utenze intestate ai Comuni preferibilmente diminuendo meno le diminuzioni per le altre tariffe”; ai comuni così dal 2022 viene applicata una tariffa scontata dell’86%, un modo per controbilanciare il mancato gettito del canone concessorio

  2. Lo sconto applicato ai comuni, pari a 4,5 milioni di euro, viene recuperato da Publiacqua per 2,5 milioni di euro sulle utenze domestiche e per 1,5 milioni di euro sulle utenze industriali commerciali, etc.

  3. Questo anche in virtu’ del Vincolo Ricavo Garantito, ossia ogni due anni, ed era proprio questo il momento, l’Autorità Idrica deve calcolare quanto nei prossimi due anni Publiacqua dovrà aver fatto in termini di ricavi ossia quanto dovrà ottenere dagli utenti con le bollette. E questo indipendentemente dal fatto che Publiacqua lavori bene o lavori male. Questo criterio implica anche il fatto che ogni anno siano calcolate le componenti a conguaglio rispetto al precedente anno. Pertanto, è evidente come a farne le spese saranno in particolare le utenze domestiche, considerato che negli ultimi anni a causa della pandemia abbiamo assistito ad un incremento dei consumi da parte delle famiglie, (le persone sono state più in casa), incremento che ha portato a superare gli scaglioni mentre le attività commerciali hanno avuto meno consumi. Preso atto di questo diventa facile, per modo di dire, la lettura delle tariffe 2022 che per le utenze domestiche prevede un restringimento della fascia base e una diminuzione del costo a metri cubo della fascia base, un incremento del costo dei metri cubi aggiuntivi e un incremento della quota fissa. E i conti sono presto fatti!

Un esempio: Famiglia di 4 persone

2021

Nucleo 4 persone

 

Tariffa base (75 – 162)

2,640520

In eccedenza oltre i 162

4,932465

Quota Fissa anno

49,747694

Costo per 162 metri

€ 477,00

2022

Nucleo 4 persone

 

Tariffa base (75 - 150 mc)

2,551139

In eccedenza oltre i 150

5,213211

Quota fissa anno

51,972339

Costo per 162 metri

€ 497,00

Quindi cosa emerge

Se consumo 162 metri cubi di acqua nel 2021 spendevo 477,62 mentre nel 2022 spenderò 497,00: circa 20 euro in più

Stessa cosa per le altre fasce con un incremento, a parità di consumo del massimo previsto dalla fascia base del 2021, sempre più crescente con il crescere del numero dei componenti della famiglia.

Sono questi i risparmi oggetto dei roboanti proclami di una certa parte politica? Sono questi i risparmi per i quali è stata prorogata la concessione a Publiacqua fino al 2024 in barba ad un referendum? “

Quindi nel 2022 rispetto al 2021: sono diminuiti i metri cubi inclusi nella fascia base, è incrementato il costo dei metri cubi in eccedenza ed è incrementata la quota fissa.

Ciò premesso”, continuano, Barlotti, Certini e Ticci “stupiscono la superficialità da parte del Sindaco Stefano Passiatore e dell’assessore Tommaso Capretti nell’approcciare la cosa. Alla domanda relativa ai costi delle utenze del 2022 e alle relative variazioni rispetto agli anni precedenti, si sono limitati a dire che diminuivano invitandoci ti a consultare il sito di Publiacqua. Cosa che abbiamo fatto e che invitiamo anche loro a fare.

E ‘evidente poi come tutti noi stiamo pagando scelte fatte nel corso del tempo dal PD, che è sempre stato seduto nei vari consigli di amministrazione saturati da ex amministratori e quadri di partito.

Il Sindaco di Dicomano ha liquidato la questione delegando la risposta alla nostra interrogazione all’Autorità Idrica. Brutta cosa davvero un Sindaco che non vuole prendersi la responsabilità anche delle proprie scelte. Ma non siamo stupidi. A Passiatore piacciono le claque e gli applausi, e rende pubbliche solo le decisioni che possono portagli vantaggi e un coro di “bravo sindaco”. Forse questa non è una di quelle. Ma si chiama trasparenza

Laura Barlotti – Marcello Certini – Cristina Ticci

 

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