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Nuova aggressione a bordo treno, Giannelli: "Occorre agire con forza e preventivamente"

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treno treno © N.c.
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Sono passati alcuni giorni dall'aggressione ad un capotreno avvenuta sulla Linea ferroviaria Via Pontassieve ,domenica 23 maggio, che ha anche comportato, oltre all'intervento dei soccorsi per il capotreno ed un collega, la cancellazione della tratta dato il cospicuo ritardo determinatosi (Leggi qui).  In merito all'episodio si era espresso Giampaolo Giannelli, responsabile regionale dipartimento trasporti e lavori pubblici Forza Italia Toscana e capogruppo Forza Italia Valdisieve, condannando l'accaduto ed esprimendo solidarietà al personale viaggiante di Trenitalia coinvolto. Giannelli aveva poi rivolto appello per un piano di sicurezza più adeguato (Clicca qui per leggere l'articolo).

Questo fine settimana una nuova aggressione ad un capotreno si è verificata in Toscana. L'episodio sarebbe avvenuto alla stazione di Prato centrale sabato 30 maggio ed avrebbe portato all’arresto di un uomo di origini tunisine di 32 anni da parte della polizia.Stando alle ricostruzioni, pochi minuti prima il capotreno aveva chiamato la polizia chiedendo un intervento perché il passeggero sprovvisto di titolo di viaggio non avrebbe fornito le proprie generalità. Il treno è rimasto fermo sul binario fino all’arrivo della polizia. Gli agenti delle volanti lo avrebbero individuato all’interno di un vagone e avrebbero cercato di identificarlo.Il 32enne, dopo avrebbe opposto resistenza e cercato di scappare, una volta bloccato avrebbe però continuato a minacciare di morte il capotreno. 

In merito all'accaduto si è nuovamente espresso Giannelli:  "Questo non è purtroppo un caso isolato, ma l'ultimo di una lunga serie. Occorre agire con forza a carattere preventivo, per garantire al meglio la sicurezza. Riteniamo quindi indispensabile disciplinare l'accesso alle stazioni e soprattutto a bordo dei mezzi con filtri e controlli più rigorosi, che devono essere espletati non solo quando ci si accinge a salire sui treni dell'alta velocità, ma su qualsiasi mezzo di trasporto pubblico, si tratti di treni regionali o di trasporto locale ed extraurbano su gomma. Solo in questo modo si può garantire una reale sicurezza a bordo, per i passeggeri e per chi lavora sui mezzi di trasporto. Perchè non è più possibile andare avanti in questo modo, con situazioni di criminalità diffusa che si verificano con cadenza settimanale un po ovunque in tutta la Toscana."

 

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