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Pontassieve dà spazio alla fotografia: la mostra "Now you see me Moria" ed il tema dei profughi

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Mostra Now You see me Moria Mostra Now You see me Moria © Ok!Valdisieve
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Il Comune di Pontassieve ha aderito all’appello di Florence Must Act. L'adesione al movimento è stata deliberata come Giunta comunale.

"Una mostra come questa, allestita all’ingresso del Palazzo della Biblioteca comunale, diventa anche simbolo del legame profondo che c’è tra  la conoscenza e la comprensione dei fenomeni, anche quelli più complessi, che segnano la nostra società e che nessun cittadino dovrebbe ignorare. ”. Così ja commentato il Sindaco di Pontassieve Monica Marini in apertura della mostra fotografica “Now You See Me Moria” che da martedì 11 maggio accoglie i cittadini all’ingresso del palazzo della Biblioteca comunale. 

La mostra raccoglie alcuni dei poster realizzati da oltre 460 designer e molti cittadini europei per illustrare e “personalizzare” le fotografie scattate dal 2016 (quando fu impedito l’accesso ai giornalisti nei campi dell’Egeo) dagli stessi richiedenti asilo bloccati nel campo più famoso dell’Egeo – quello di Moria – e pubblicate dall’account Instagram @now_you_see_me_moria, con messaggi e slogan con l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle drammatiche condizioni di vita dei richiedenti asilo bloccati nei campi profughi.

Il movimento Florence Must Act

Florence Must Act è nato nel settembre del 2020 per richiedere l’evacuazione del campo di Moria a Lesbo in seguito all’incendio che lo ha completamente distrutto il 9 settembre. Fa parte del più ampio movimento europeo Europe Must Act, formato da 160 ONG attive sulle isole greche dell’Egeo e agisce, insieme ad altri circa 50 sezioni cittadine (tra cui solo un’altra italiana, Verona) all’interno della campagna lanciata da EMA, #CitiesMustAct, che chiede ai consigli comunali e ai sindaci delle città europee di impegnarsi per sensibilizzare i propri cittadini sui temi relativi all’accoglienza e le migrazioni e di sostenere il trasferimento immediato dei richiedenti asilo e dei rifugiati attualmente sulle isole greche dell’Egeo.

Si tratta di un movimento in espansione in tutta l’area fiorentina, con circa 25 attivisti di età ed esperienze diverse, Florence Must Act sta lavorando per creare una rete di accoglienza che possa, un giorno, attivarsi per consentire a richiedenti asilo e rifugiati di conoscere, vivere e interagire con il tessuto territoriale toscano.

“Con la nostra azione – ha dichiarato il movimento in merito alla mostra a Pontassieve – vorremmo portare a conoscenza dell’inferno dei campi soprattutto i giovani cittadini. Il nostro auspicio è che tanti comuni prendano esempio da Pontassieve e mettano a disposizione del progetto alcuni luoghi pubblici per dare visibilità, non tanto al nostro movimento, quanto alla necessità di portare avanti un’azione collettiva da parte delle persone, per chiedere politiche migratorie più eque e fondate sul rispetto dei diritti umani fondamentali. Per questo, siamo grati al Comune di Pontassieve, che da subito si è dimostrato disponibile a sostenerci, concedendoci di esporre in uno spazio pubblico così centrale per la vita della comunità come il palazzo della Biblioteca Comunale. Sarebbe bello che presto si possa vedere Now you see me Moria in ogni biblioteca del nostro territorio”.

La mostra "Now You see me Moria" a Pontassieve 

La mostra, ideata come progetto itinerante, sarà visibile fino alla fine di giugno negli spazi antistanti "Il Gabbio",  al piano terra del Palazzo della Biblioteca comunale di Pontassieve (via Tanzini, 23) e oltre alle illustrazioni delle foto di Moria, ospita un poster realizzato dall’illustratore fiorentino Federico Ciacci, “la Fabbrica di braccia”, realizzato per l’occasione, e un foglio bianco, dove i visitatori potranno lasciare le proprie impressioni per quello che sarà il poster di Pontassieve.

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