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Un ghetto, era questo.
Un ghetto dove i nazisti rinchiusero l'intellighenzia mitteleuropea: musicisti, direttori, d'orchestra, scrittori, autori, poeti.
Terezin era questo ma anche qualcosa di più.
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Per celebrare il Giorno della Memoria Gabriele Guidi, al suo debutto come regista per il grande schermo, porta al cinema un luogo dell'Olocausto di cui pochi avevano parlato finora.
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